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Thiene. Dai banchi di scuola alla sartoria in piazza

A Thiene, durante la rievocazione storica,  non è passata inosservata una bancarella colma di pezzi di stoffa, con copricapi cucinati dagli allievi dell’Ips Garbin.
Una vetrina per una scuola rappresentata  dalla volontà e dalla serietà di quei giovani che, puntualmente ogni giorno, entrano in classe per costruirsi un futuro.

Studenti, come quelli che frequentano l’indirizzo moda, che credono nel percorso scolastico intrapreso. Che si sono messi in gioco per la  due giorni della rievocazione storica ‘Thiene 1492’, assieme ad alcuni docenti, si sono vestiti in costume, allestendo lo stand ‘Sartoria Garbin’.

“Il Garbin è una scuola sempre più attenta all’inclusione dei ragazzi con disabilità, alcuni dei quali sono stati felicemente coinvolti – commenta la preside Marina Maino  – La presenza dello stand del “Garbin” ha riproposto l’immagine di una scuola che, al di là delle difficoltà, problemi e fatiche che esistono in ogni comunità che cerca di creare competenze in una logica inclusiva, è anche e soprattutto una comunità educante che accompagna quasi 1400 studenti dell’Altovicentino nel loro percorso di crescita umana e professionale”.

“Qualche volta si assiste a qualche insuccesso, ma in generale la scuola è un luogo di formazione ed educazione che forgia i lavoratori e i cittadini che hanno contribuito al successo globale del nostro territorio – continua – Siamo convinti infatti che la scuola funzioni meglio se, e solo se, sia in grado di aprirsi all’esterno. Si educa insieme, si educa tutti. Le agenzia formative formali, informali, non formali raggiungono risultati solo se collaborano tra loro, si parlano, comunicano e si compenetrano. Scuole, associazioni, comuni, imprese, centri giovanili siamo convinti debbano lavorare assieme. Per questo la nostra scuola ha sempre voluto essere presente e partecipare alle iniziative del territorio – conclude Marina Maino  -Le giornate del 6 e 7 ottobre sono state proprio un bel weekend. Evviva il Garbin, evviva l’Altovicentino”.

P.V.