A Thiene langue il progetto per creare, nell’ex bar della stazione degli autobus, il distaccamento di Polizia Locale. Un presidio fisso ‘in zona Bosco’ che darebbe una risposta pronta, ai thienesi e non, in fatto di sicurezza e decoro della città stessa. Sotto organico, inoltre, il Comando di via Rasa: ancora troppi pochi gli agenti del Comandante Scarpellini, necessari per ottenere un controllo capillare del territorio thienese. Ma non solo. La loro, una presenza per fungere da deterrente a chi sceglie questa zona per innescare la rissa o molestare e inseguire le minorenni.
Un investimento da 400mila euro, inserito dell’elenco degli interventi programmati per l’anno in corso ma che, al momento, sembra restare fermo. Eccetto per i 4mila euro spesi nell’ottobre dell’anno scorso per incaricare un architetto della stesura del progetto di fattibilità. A quasi un anno di distanza, lì dove un tempo si poteva prendere il biglietto per la corriera, o comperare anche un gelato per ingannare l’attesa, ora resta lo scheletro di un bar abbandonato. Polvere, sporcizia, graffiti e la reclame sbiadita dei piatti per un pranzo veloce sembrano sottolineare il tempo che passa e i lavori che non partono, probabilmente scalzati da quelli agganciati ai fondi Pnrr.
Oltre al presidio, mancano anche agenti. Nella città di Thiene non manca solo il distaccamento. Mancano anche gli agenti: con un Comando di Polizia Locale che lavora in sotto organico. La norma, infatti, prevede la dotazione minima di un agente ogni 1000 abitanti. A Thiene, per il suo territorio, questo livello numerico è lontano. Arrivando ad avere, tra uomini e donne in divisa, ‘solamente’ il 40% di agenti di Polizia Locale.
“Nel passaggio di consegne al sindaco in carica, Gianantonio Michelusi, avevo lasciato l’elenco dei progetti in itere oltre ad alcune idee per la citta di Thiene: tra queste ultime il distaccamento di Polizia Locale-commenta l’ex sindaco Gianni Casarotto-Per dare alla comunità una maggiore sensazione di presenza delle forze dell’ordine nel territorio thienese, oltre a fungere da deterrente”. Ma non solo. Per Casarotto, inizialmente, il posto dove puntare per creare il presidio era la stazione dei treni, “un progetto che si poteva realizzare senza spendere nulla con l’intervento di Rfi” precisa, ma non compatibile con la presenza della Polfer, alla quale spetta per competenza la sorveglianza lungo le reti ferroviarie, stazioni comprese. Poi, un anno fa e con l’amministrazione in carica, la riconsiderazione della stazione degli autobus. Un luogo che, specie quando le scuole sono aperte, si rivitalizza con migliaia di giovani che arrivano in città per frequentare le superiori. Un posto, come le vicende di cronaca ricordano, scelto anche da quei giovanissimi che non esitano a menar le mani, scatenando la rissa, indifferenti del conducente di autobus che tenta di placarli. Ma non solo. A pochi passi da questa stazione, una settimana fa, una 12enne è stata molestata ed inseguita da tre uomini.
Una stazione che, sempre per Gianni Casarotto, andrebbe spostata: “avevo suggerito al sindaco in carica di creare la nuova stazione degli autobus vicino alle scuole, sfruttando i 6mila mq di terreno, a sud del tiro a segno nazionale, ottenuti gratuitamente dal demanio, oltre a sfruttare la strada di collegamento con Val Cismon e che oggi viene utilizzata dai camion che vanno e vengono dalla palestra in costruzione-conclude- In questa maniera gli studenti scenderebbero vicinissimo a scuola e, inoltre, si andrebbe a sgravare notevolmente il traffico di corriere e autobus che risalgono via San Gaetano per andare verso l’attuale stazione”.
Paola Viero