La tornata delle amministrative a Thiene stringe e il prossimo 11 giugno i thienesi il nuovo sindaco. Con l’assessore Alberto Samperi, vicesindaco di Thiene, facciamo il punto della situazione dei suoi 5 anni al bilancio, alle finanze, al commercio, alla sicurezza ed ai progetti integrati sovracomunali.

Samperi le va di rompere il ghiaccio e dirci un aggettivo che spesso si è sentito accostare al suo nome?
Poco empatico, ma se posso dire la mia, uno non può essere perfetto – risponde Samperi con una risata – Non tutte le ciambelle riescono col buco, io vado accettato per la mia concretezza e razionalità, che non hanno mai limitato la mia disponibilità. Come ogni persona posso piacere oppure no, sono consapevole di essere stato a capo a degli assessorati, che definirli tosti è un eufemismo, particolarmente significativi nella vita dei cittadini: avevo un compito e l’ho svolto spinto dalla mia forte propensione all’analisi dei dati e delle situazioni.

In questi 5 anni reputa di aver fatto un buon lavoro?
Di sicuro il lavoro è stato tanto, ma onestamente penso di averlo svolto in maniera giusta e soddisfacente, ma questo è dimostrato dai risultati ottenuti a Thiene – risponde Samperi – Chi prenderà il mio posto dopo il voto di giugno troverà una situazione molto ordinata, lontana anni luce dalle difficoltà che ho trovato ad inizio mandato. Seppur abbiamo lavorato con una squadra di 5 assessori, 2 in meno rispetto alle precedenti amministrazioni, non ci siamo risparmiati, anzi.

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Parlava di risultati ottenuti, spulciamo quanto fatto in Bilancio?
Ben volentieri. Siamo partiti da zero con un bilancio sconvolto da tagli impartiti dallo Stato: parliamo di 800 mila euro per trasferimenti ed introduzione dell’Imu. Raccontare di 5 anni di lavoro a far quadrare i bilanci, riducendo le spese, abbassando le tasse è per me ora gratificante, perché posso dire ‘Ce l’ho fatta’ – Samperi – Rispetto al 2011 la spesa è stata ridotta di 1,3 milioni di euro e questo grazie al lavoro di squadra della giunta: abbiamo liberato risorse per investimenti facendo opere per più di 15 milioni di euro, senza oneri di urbanizzazione di parti correnti. Sono stati rimborsati più di 11 milioni di euro di debiti, pari circa al 31%; abbiamo recuperato 1,6 milioni di euro da evasione di tributi e tutto questo a fronte di circa circa 3 milioni di euro in meno di trasferimenti dallo Stato rispetto al 2011.

Tradotto in parole semplici?
Meno tasse e conti in regola – spiega Samperi abbandonando per un attimo la sua inclinazione, doverosa dato l’incarico, per i numeri – Abbiamo dimezzato la Tasi per 350 mila euro a partire dal 2015, siamo intervenuti sulla Tari, la tassa per i rifiuti, riducendola di 140 mila euro. A fronte di un lavoro certosino, basato su una attenta analisi delle voci di bilancio e abbattendo le spese siamo riusciti ad alleggerire il peso tributario ai cittadini di Thiene, senza intaccare i servizi offerti.

Passiamo ora alla Sicurezza. Ancora vivo il ricordo nei thienesi l’escalation di reati nel 2015, che ha inasprito il loro senso di insicurezza. Cosa si sente di rispondere?
Il 2015 è stato l’anno nero con un numero di reati così elevato che non si registrava dal 2006 – ammette Samperi – Ma prima di spiegare cosa abbiamo fatto per arginare la criminalità a Thiene, ci tengo a precisare che per risolvere il problema serve che lo Stato sia più presente, con una presenza maggiore delle forze dell’ordine e, su tutto, manca la certezza della pena che ‘regala’ una scarcerazione immediata ai ladri ed agli aggressori”.

Cosa avete fatto in concreto per difendere il territorio di Thiene?
Abbiamo agito su due fronti: spendendo soldi per potenziare la rete di sorveglianza del nostro territorio e andando dal Prefetto per sollecitare una maggiore presenza nel nostro comune – spiega Samperi prima di addentrarsi nel dettaglio – A fine del 2015 abbiamo approntato il Piano della Sicurezza che possiamo riassumere in: 40 mila euro per i vigili di quartiere, potenziamento della illuminazione pubblica, maggiori pattuglie serali della polizia locale con una pattuglia in più il venerdì ed il sabato fino alle 3 di mattina. Molto abbiamo fatto per quanto riguarda le telecamere: prima ce n’erano 120 ma delle quali solamente 40 funzionavano, con un investimento di 140 mila euro abbiamo provveduto alla sostituzione ed ammodernamento della rete, in particolare modo in Via Dante che era considerata una zona ‘a coprifuoco’. Ora abbiamo 81 telecamere di ultima generazione a abbiamo previsto 155 mila euro di fondi per il 2017 per i quartieri Santo e Rozzampia. Inoltre è stata sbloccata la possibilità di nuove assunzioni nella polizia locale.
Ma sono tanti i progetti che abbiamo messo in campo, con dei bandi regionali in collaborazione col consorzio della polizia locale, come ad esempio il collegamento con la fibra ottica tra i comandi dei carabinieri e della polizia locale; l’installazione di 3 varchi elettronici alle porte della città: attivo per il momento quello posto in prossimità della stazione dei treni, entro il 2017 diventeranno attivi anche gli altri 2 e saranno uno strumento prezioso per contrastare la criminalità.

Ci ha elencato una serie di investimenti: che risultati ha portato?
Un calo del 30% dei reati predatori – enuncia col suo modo di fare diretto Samperi – E non lo dico io, ma sono i dati della Prefettura che rendo pubblici ora per la prima volta: dal 2015 al 2016 sono stati denunciati in meno 23 furti in appartamento (passando da 99 del 2015 a 76 del 2016), in meno 29 furti in negozio (passando da 81 a 52), 35 borseggi in meno (passando da 66 a 31) e 7 rapine in meno (passando da 12 a 5).

Parliamo ora dell’economia di Thiene: gode sì o no di qualche forma di salute?
Thiene è una città d’impresa per il rapporto di numero di impresa rispetto al numero di abitanti – commenta Samperi – Con 3552 imprese è al 4° posto nella classifica provinciale, subito dopo città colosso che sono Vicenza, Bassano e Schio. E’ un dato di cui dobbiamo essere orgogliosi.
Dal 2015 al 2016 c’è stato un incremento dello 0,7% per numero di imprese (mentre a livello provinciale il dato si ferma allo 0,1%) , sinonimo che a Thiene si viene ad investire nel settore del commercio, creando nuovi posti di lavoro e precisamente 498 in più (pari al 4,6% mentre il dato provinciale si ferma al 2,5%), dei quali riporto i più significativi: 72 nel commercio (soprattutto ristorazione), 114 nel manifatturiero, 153 nel terziario avanzato e 41 nel turismo.
Sono dati resi dalle associazioni di categoria che reputo molto positivi e che dimostrano come Thiene sia una città attrattiva per chi vuol investire nel nostro territorio, grazie alla tassazione favorevole applicata e al rispetto che qua trovano.

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Ultimo grande capitolo del suo operato, il Commercio: cosa è stato fatto per lanciarlo al meglio?
A costo di sembrare ripetitivo posso solo rispondere che abbiamo fatto investimenti per invogliare la gente a venire a Thiene, dando modo alle attività commerciali di avere un maggior bacino di papabili clienti – continua Samperi – Quando ho iniziato il mio lavoro in Comune mi sono ritrovato con un grande malcontento generale, e da parte dei negozianti e da parte dei cittadini stessi, perché Thiene veniva vista come una città spenta, priva di attrattive. Ci siamo subito messi al lavoro e nel 2013 abbiamo partecipato ad un bando per avviare dei progetti su misura per la nostra città, vinto nel 2015 con 250 mila euro.
Abbiamo migliorato l’arredo urbano, riqualificato Piazza Scarcerle, fatto il parcheggio sterrato vicino alle vecchie distillerie, stanziato un contributo di 40 mila euro per la riqualificazione della Galleria Garibaldi. Abbiamo finalmente messo a norma il mercato settimanale del lunedì, rendendolo idoneo al passaggio dei mezzi di soccorso, ma non solo. A fine 2016 abbiamo comperato le luminarie natalizie per 15 mila euro, sgravandone così il peso economico dai commercianti.
Abbiamo riportato le grandi manifestazioni per cui Thiene era famosa, tornando ad animare il centro storico con le migliaia di persone che adesso ogni anno puntualmente aspettano l’evento.

Ci spiega come è il suo rapporto con i commercianti?
Con l’associazione dei commercianti ho una stretta e proficua collaborazione, ma non nascondo che sia mancato un dialogo coi non iscritti ad Ascom – ammette onestamente Samperi, precisando – Non mi sono mai negato ad uno scambio di vedute ed opinioni, ma questo diventa difficile quando manca un interlocutore che faccia da portavoce alle loro problematiche che vanno sempre rispettate e come amministrazione avremmo potuto sicuramente affrontare.

Paola Viero

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