Il primo dato che balza agli occhi, nel Piano di Zona per il 2019 promosso dalla Conferenza dei Sindaci e predisposto dall’Ulss 7 Pedemontana, è il budget: ben 221 milioni di euro, 3 milioni in più rispetto al piano dello scorso anno. Un budget di spesa – va sottolineato – che non riguarda solo i costi sostenuti dall’azienda socio-sanitaria, ma è la spesa complessiva prevista per l’anno in corso per i servizi socio-sanitari da parte di tutti i soggetti: dunque anche Regione, Comuni, altri enti pubblici e privati e i cittadini.

La valenza del documento (composto da quasi 200 pagine) va comunque ben al di là del dato economico, come sottolinea il dottor Alessandro Pigatto, direttore dei servizi socio-sanitari dell’ULSS 7 Pedemontana: «Innanzitutto è importante sottolineare che il Piano è il risultato di un’attività costante di confronto, coordinamento e programmazione che ci vede operare insieme alle Amministrazioni locali, alle associazioni di volontariato, alle rappresentanze sindacali e ad altri soggetti pubblici e privati attivi nel territorio. Il metodo non è mai quello dell’imposizione dall’alto: è sempre quello della condivisione». Il riferimento è al lavoro svolto nei 6 tavoli tematici su famiglia e infanzia, anziani, disabilità, salute mentale, dipendenze, povertà e inclusione sociale, che complessivamente tra i due distretti vedono coinvolti oltre 100 referenti diversi.

Tra le tematiche più significative che emergono dal Piano, naturalmente, vi è l’andamento demografico del territorio, dove trova conferma il progressivo invecchiamento della popolazione: l’indice di vecchiaia (il rapporto tra popolazione over 65/0-14 anni) è passato da 114 nel 2004 a 160 nel 2019. E nonostante questo, il territorio dell’ULSS 7 Pedemontana appare relativamente giovane, considerando che a livello regionale la media è di 172,1.

Così, non stupisce scoprire che il 57,8% della spesa socio-sanitaria è dedicato proprio ai servizi per gli anziani. Basti pensare che sono 2.738 i posti letto accreditati in strutture residenziali e semiresidenziali, ai quali si aggiungono quelli nei Centri Diurni e in strutture di altro tipo.

Proprio alla terza età sono dedicati alcuni dei nuovi progetti inseriti nel Piano, come l’attivazione in corso di ulteriori posti letto nella forma delle comunità alloggio, o progetti per assistere genitori ormai molto anziani con un figlio disabile che a propria volta è diventato adulto o anziano.

Ma nel Piano si cerca di trovare risposte efficaci anche ad altre problematiche emergenti nella nostra società. È il caso ad esempio delle vecchie e nuove forme di dipendenza, con un’attenzione particolare al gioco d’azzardo patologico – vera e propria emergenza nascosta della nostra epoca – e alcuni fenomeni che riguardano in particolare gli adolescenti, come la dipendenza tecnologica e la diffusione dell’abuso di alcol anche tra i giovanissimi, già nella fascia 11-16 anni. Su questi fenomeni, il Piano contiene diverse iniziativa di prevenzione e contrasto sia di tipo diretto (con azioni di monitoraggio e prevenzione su questi temi), sia indiretto attraverso progetti volti a favorire in generale l’inclusione sociale, stili di vita più sani e stimolare gli interessi e le potenzialità degli adolescenti a rischio.

Un approccio innovativo si sta portando avanti anche nell’ambito della salute mentale, sia con l’obiettivo di razionalizzare e migliorare l’offerta di posti letto – secondo le indicazioni della Regione -, sia con progetti di residenzialità leggera, ovvero appartamenti nei quali soggetti al termine di un percorso terapeutico possono sperimentare soluzioni abitative semi-indipendenti ma sotto il controllo degli operatori.

E ancora, altri fronti di impegno sono la lotta alla povertà e le azioni per favorire l’inclusione sociale, così come l’impegno dell’ULSS 7 Pedemontana – su mandato della Regione – a far parte della cabina di regia che sarà attivata per coordinare gli sportelli sul territorio dedicati alle assistenti familiari. Infine, un approccio di rete è anche quello che caratterizza l’impegno per contrastare il fenomeno della violenza di genere, attraverso i protocolli di intesa che sono stati sottoscritti tra ULSS 7 Pedemontana, Amministrazioni Comunali, Forze dell’Ordine, Associazioni e altri soggetti.

Comunicato stampa a cura dell’Ulss 7 Pedemontana Altovicentino-Bassano

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