“Ieri in Veneto sono state somministrate 37.276, la macchina vaccinale sta funzionando”. Lo annuncia il presidente della Regione Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale. “Sabato arriveranno 103.000 dosi di AstraZeneca, e nel fine settimana 38.000 di Moderna… Se noi abbiamo carbone da buttare nella caldaia, riusciamo a fare un bel lavoro”, continua Zaia secondo cui coinvolgendo medici di base, farmacie e aziende il Veneto potrebbe arrivare a somministrare 80.000 dosi al giorno. Cosi’ l’obiettivo di “chiudere la partita prima dell’estate” sarebbe raggiungibile. “A noi serve una fornitura da 80.000 dosi al giorno”, conclude il presidente.
‘Commissario Figliuolo venga a vedere le nostre criticità’
In Veneto la campagna vaccinale contro il Covid fa registrare numeri importanti ma in realta’ e’ piena di criticita’. Lo sostengono i coordinatori territoriali veneti di Italia Viva, Martina Cancian, Andrea Chimetto, Arianna Corroppoli, Maria Croce, Jacopo Lodde, Alessandro Maggioni, Aurora Marchioro, Marilisa Munari, Stefano Passarini, Valeria Pernice, Leonardo Raito, Gaetano Rizzo, Silvia Ruzzon ed Ettore Tama, insieme ai parlamentari veneti Sara Moretto, Daniela Sbrollini e Davide Bendinelli, che chiedono al generale Figliuolo di “venire in Veneto a vedere in prima persona”. Oggetto della contestazione degli esponenti di Italia Viva sono “le file interminabili ai centri vaccini anche da parte di anziani, operatori sanitari e persone fragili rimandati a casa”, e un’organizzazione incentrata su “una discutibile gara dei numeri” che rischia di fare del Veneto “una Regione virtuosa per volume di somministrazioni ma disattenta alla reale efficacia della copertura della popolazione”. Insomma, concludono gli esponenti di Italia Viva, “il presidente Zaia si risparmi il solito scaricabarile su Roma e il Governo centrale, verifichi insieme a Figliuolo le possibili soluzioni partendo da un esame delle procedure attuate finora”.
Agenzia Dire
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