L’Altovicentino non ha dimenticato Anna e le sue bambine rimaste orfane. Non ha dimenticato il suo femminicidio e quelle ‘cucciole’ con la mamma ‘volata in cielo’. Un padre assassino dietro le sbarre. Lo hanno dimostrato le centinaia di persone che oggi hanno acquistato magliette con la scritta ‘Non ti amo da morire-Per non dimenticare’, realizzate dalle colleghe di lavoro di Anna Filomena Barretta, che a soli 42 anni, è stata strappata alla vita.
Secondo i carabinieri, la cassiera del Carrefour sarebbe stata assassinata dal marito geloso Angelo Lavarra, il 20 novembre scorso. Lui avrebbe prima simulato il suicidio dichiarando di aver trovato il corpo della madre delle sue bambine in casa mentre riposava sul divano dopo un turno di lavoro. In realtà, secondo la Procura di Vicenza, l’avrebbe assassinata perchè non mandava giù la separazione. Contro di lui, le prove degli scienziati del Ris.
Sono passati sei mesi, ma le colleghe non solo non l’hanno dimenticata, ma vogliono che il suo ricordo rimanga vivo e che serva come sensibilizzazione a qualcosa che può accadere a qualsiasi donna. Non vogliono dimenticare le figlie di Anna e il ricavato della vendita delle magliette ha proprio questo scopo: quello di contribuire alla loro educazione, alla loro crescita. Oggi, al Carrefour, nella galleria dove è stato allestito lo stand, c’era anche la sorella di Anna. Ci sarà anche domani . Stefania Barretta è grata al territorio in cui si era integrata la sorella morta. Qui era emigrata dalla Puglia, aveva trovato lavoro all’ipermercato di via del Terziario e faceva parte della comunità di Marano, che dopo la tragedia, ha seguito il caso delle due bambine rimaste orfane e ora in cura in un centro, dove i Servizi Sociali non smettono di stare loro accanto. La zia, come ha raccontato Stefania ai giornalisti che oggi l’hanno intervistata, le va a trovare una volta a settimana ed ha voluto ringraziare il Comune di Marano che ha dimostrato grande sensibilità e vicinanza concreta nei confronti di quello che è rimasto della famiglia di Stefano Lavarra, che è ancora in prigione e rischia il rinvio a giudizio. L’uomo si è sempre dichiarato innocente anche se, ad un certo punto, ha deciso di collaborare con gli inquirenti, facendosi ascoltare dai magistrati della Procura, che lavorano per dimostrare la sua colpevolezza.
Violenza sulle donne. Strinati: ‘La sensibilità cresce’
Non è voluta mancare il vicesindaco di Thiene Maria Gabriella Strinati, che oggi si è recata al Carrefour per dare un tocco di istituzionalità all’iniziativa delle colleghe di Anna Filomena Barretta. Ha voluto esserci come amministratore, ma soprattutto come donna.
‘Sono state vendute tantissime magliette, c’è chi ne ha acquistate 8 tutte insieme – ha raccontato Strinati – anche le donazioni sono state l’emblema della generosità e della sensibilità degli abitanti del nostro territorio. Alcuni sono andati allo stand proprio con lo scopo di fare la propria parte. Persone dal cuore d’oro e ricche di umanità che hanno infilato nella cassetta per la raccolta fondi anche 90 euro con l’intento di dare un contributo alle due bambine rimaste orfane. Il messaggio che ne è conseguito mi ha colpita molto – ha concluso il vicesindaco di Thiene – di violenza sulle donne e femminicidio se ne parla e la gente comune è sensibile ad un argomento, per il quale è in atto un percorso, che deve portare ad un freno all’escalation di fatti di cronaca nera, che stanno sconvolgendo l’Italia tutta. Troppe donne perdono la vita ogni giorno, per colpa di mariti o compagni gelosi, che non accettano la separazione, che reagiscono con la violenza all’interruzione di una relazione. La cosa straordinaria della giornata di oggi, mi hanno riferito le colleghe di Anna Barretta, è che questa tragedia ha portato molte donne a vuotare il sacco sulla loro vita privata, dove spesso si cela un compagno violento e geloso, che si fa fatica ancora a denunciare. Ora iniziano a parlare di più’.
Sarà possibile acquistare le magliette anche domani, festa della mamma, ma anche durante il prossimo week end.
Natalia Bandiera