Settantacinque minuti di riunione tra l’esecutivo dei sindaci dell’Alto Vicentino, il governatore del Veneto Luca Zaia e la direzione regionale e locale della Ulss 7 Pedemontana, per parlare del futuro dell’azienda sanitaria locale, il cui periodo sperimentale volge al termine e per discutere di problemi e soluzioni legati all’assetto dei 3 ospedali e dei servizi territoriali. “La Regione ha dato prova di esserci e i sindaci collaboreranno con dialogo costruttivo”.

Sotto i riflettori anche la nomina del prossimo direttore generale, che andrà a succedere a Bortolo Simoni appena l’emergenza covid consentirà il passaggio di testimone.

Sarà proprio la nomina del prossimo DG a dare un segnale chiaro di quanto la Regione Veneto avrà a cuore la Ulss 7 e se ci sarà spazio per mantenerla viva e funzionante o se piuttosto si prediligerà un accorpamento con l’azienda sanitaria provinciale.

Una riunione richiesta dopo una evidente spaccatura tra i sindaci del territorio, che hanno poi deciso di riprendersi per mano e di mostrarsi compatti nella tutela della loro Ulss. Da qui, e anche da una serie di problemi che da un paio d’anni, tra mancanza di personale, liste d’attesa e insoddisfazione di molti utenti, vengono denunciate, la voglia dei rappresentanti dei cittadini di mettersi a tu per tu con gli interlocutori titolare della Sanità.

Soddisfatto dell’incontro il sindaco Franco Balzi, presidente del comitato dei sindaci del distretto Alto Vicentino, che non ha fatto trapelare i contenuti del lungo confronto, ma che ha sottolineato: “La modalità con cui la riunione si è sviluppata rappresenta un segnale di rispetto di quanto si intendeva proporre all’attenzione degli interlocutori: riservare in giornate così complesse uno spazio di tempo più che adeguato (la riunione si è protratta per 75 minuti) non può che essere sottolineato con gratitudine. Ciò ha consentito di approfondire con attenzione i temi proposti”.

La Regione ha dato segno di esserci, presenziando in pompa magna. Oltre al presidente Luca Zaia infatti erano presenti l’assessore a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, il direttore Area Sanità e Sociale Luciano Flor, il commissario della Ulss7 Bortolo Simoni, oltre che il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, la presidente della Quinta Commissione Sonia Brescacin e la presidente della Conferenza dei Sindaci Elena Pavan.

La delegazione territoriale era costituita dal presidente Franco Balzi, dal vice presidente Maria Teresa Sperotto e dai sindaci dell’Esecutivo del Distretto Valter Orsi, Moreno Marsetti e Gianni Casarotto.

A rappresentare le forze produttive del territorio hanno presenziato anche Pietro Sottoriva e Nerio Dalla Vecchia, rispettivamente delle associazioni di industriali e artigiani del territorio.

“Già la significativa presenza degli interlocutori istituzionali regionali è un indicatore significativo dell’attenzione prestata dalla Regione alla sollecitazione pervenuta nei giorni scorsi dal territorio – ha commentato il presidente Balzi – Anche la modalità con cui la stessa riunione si è sviluppata rappresenta un segnale di rispetto di quanto si intendeva proporre all’attenzione degli interlocutori. Il confronto ha permesso ai partecipanti di esprimere una valutazione sulla grave situazione contingente legata all’emergenza Covid e di approfondire quelli che saranno i passaggi futuri, legati al rinnovo imminente delle direzioni generali delle diverse Ulss del Veneto. Questa scadenza, prorogata a fine febbraio, assume una rilevanza particolare per il nostro territorio, non solo per la verifica sulla sperimentazione prevista dalla Legge Regionale, ma anche per il profondo ricambio che le contingenze specifiche andranno a determinare. Al governatore Luca Zaia abbiamo raccomandato un’attenzione straordinaria per questo passaggio, con la consapevolezza che le scelte dirigenziali che andrà ad assumere diventeranno determinanti per il futuro della Pedemontana. Allo stesso presidente Zaia – ha concluso Balzi – non abbiamo fatto mancare l’impegno ad una collaborazione costruttiva, in grado di individuare gli assetti organizzativi che riguarderanno le tre strutture ospedaliere e i servizi dei territori di riferimento. Queste ultime saranno le priorità su cui si lavorerà nei prossimi mesi, dando continuità ad un metodo di lavoro fondato sul dialogo, sulla disponibilità reciproca e sulla ricerca di soluzioni concrete”.

A.B.

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