Un chilometro e mezzo di percorso ciclopedonale immerso nella campagna tra Centrale di Zugliano e Carrè: il sedime è quello di due vecchi tronconi di strada pubblica abbandonati da decenni. Solo i più anziani ricordano il loro utilizzo, interrotto dagli anni cinquanta. Il tempo, l’incuria e l’intervento umano hanno trasformato i percorsi in bosco fitto e deposito di rifiuti di vario tipo. Alcuni volontari qualche anno fa avevano tentato di aprirsi un varco, raccogliendo per quanto possibile i rifiuti abbandonati ma fermandosi poi impotenti davanti ai cumuli di sassi e alla boscaglia fitta.

L’amministrazione comunale nelle scorse settimane, grazie in parte ad un finanziamento europeo e in parte a fondi propri, ha affidato ad una ditta specializzata i lavori, recuperando questi antichi tratti di strada, destinati ora ai pedoni e alle bici. La strada era chiamata del ‘brèin’ (località Braino) e corre parallela al torrente Igna e a via Ca Magra collegando la frazione di Centrale alla contrada posta a confine tra la frazione e Carrè. Da lì prosegue verso sud-ovest fino al confine di Zanè in località Casette.

“I muretti a secco di questi percorsi narrano di una storia antica ora restituita alla sua funzione originaria di via di collegamento – ha raccontato il sindaco Sandro Maculan, orgoglioso del progetto – C’è chi ipotizza addirittura questa sia un’antica strada romana, visti i reperti di coppi e mattoni trovati nei campi adiacenti e risalenti a quell’epoca. Si tratta di un intervento per noi molto significativo perché offre una soluzione in sicurezza per chi vuole spostarsi verso Carrè a piedi o in bicicletta e perché permette di allargare l’offerta di itinerari a favore dei tanti appassionati di passeggiate e pedalate attraverso le nostre meravigliose campagne”.

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