“‘Un’altra politica e presto ed un Governo stabile che cambi rotta’ era il nostro auspicio pre elettorale. Ora il Governo c’è. Forse non è quello che in molti avremmo desiderato, ma il nostro giudizio andrà sul merito dei provvedimenti che saranno presi, sul suo tasso di innovazione e di giustizia sociale. Per questo chiediamo che si assumano il lavoro e la difesa del reddito dei più esposti alla crisi come priorità assoluta”. Commenta così Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil di Vicenza, la nascita del governo Letta.

 

“Il lavoro va promosso e protetto: disoccupazione, ammortizzatori sociali, esodati sono tre nodi cruciali e urgenti – continua la segretaria -. E tre sono le batoste economiche in arrivo da rivedere radicalmente: TARES, IMU, IVA. Così come sono rappresenteranno un carico insopportabile per i redditi da lavoro e da pensioni. È ormai evidente a tutti, inoltre, la necessità di un nuovo modello di sviluppo, di una politica industriale capace di favorire l’innovazione, la crescita e la sostenibilità ambientale”.

“E si metta definitivamente un punto (oggi ci sono le condizioni e noi ne siamo particolarmente felici) alle politiche discriminatorie, in particolare nei confronti dei migranti, per i quali è urgente la riforma della legge sull’accesso alla cittadinanza (prevedendo in primis il cosiddetto ‘jus soli’) e l’introduzione del diritto di voto alle elezioni amministrative – conclude Bergamin -. Insieme alle necessarie riforme istituzionali e della politica da fare in fretta, insomma, non bisogna dimenticare di dare risposta ai soggetti più deboli e al lavoro, perché la qualità della democrazia, in ogni paese, passa anche da lì”.

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