Mia è il simbolo della vita che sconfigge la distruzione, della nascita che prevale sulla morte. La piccola è nata nella metropolitana di Kiev, divenuta rifugio nel momento in cui i russi hanno invaso l’Ucraina. La mamma, una 23enne Ucraina, era nascosta insieme a tante altre persone nel sottopassaggio ed è lì che la piccola è venuta alla luce, mentre la battaglia attorno alla capitale entrava nel vivo, con le truppe di Putin sempre più vicine. La foto di Mia ha fatto subito il giro del mondo.

Hanna Hopko, ex deputato Ucraino, ha condiviso sulle sue pagine social le immagini della 23enne con la neonata: “Mia è nata questa notte nel caos dei bombardamenti di Kiev. La sua mamma, dopo un parto difficile, è molto felice”.

La storia di Mia e della sua famiglia si intreccia a quella di tanti altri prossimi neo-genitori come la vicenda di Ivan, padre di due bimbi piccoli, che è stato costretto a lasciare l’appartamento al centro di Kiev per portare in salvo la sua famiglia a 50 chilometri dalla capitale, in una casa in campagna dove sua moglie Hanna, al nono mese di gravidanza darà alla luce il suo terzo figlio. La storia di Ivan è raccontata all’Agi dalla cugina, Maryna, ucraina di nascita e residente ad Alghero, nel nord-ovest della Sardegna, dove vive in apprensione per le notizie che arrivano dalla sua Kiev sotto attacco.

Dall’Italia segue le vicende del suo Paese e teme per Ivan e sua moglie Hanna. Quando parla al telefono con la sua famiglia, le esplosioni e il passaggio dei caccia si sentono in maniera molto chiara e Maryna racconta come i suoi familiari di notte dormano in cantina: non è un vero rifugio antiaereo, ma è l’unica forma di protezione che hanno. Adesso è in attesa di ricevere la telefonata con un vagito in sottofondo, quello della futura nipotina: una nuova vita che sconfigge la distruzione.

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