I consumi di droga in Italia continuano ad essere in calo anche se si riscontra una “lieve tendenza all’aumento” tra gli studenti per la cannabis, insieme ad altri comportamenti dei giovani (studenti 15-19 anni) che “meritano attenzione” come l’abuso di alcol o il gioco patologico. Nel nostro paese, comunque, si stima ci siano circa 2,3 milioni di consumatori di sostanze stupefacenti, occasionali e non nella fascia età 15-64 anni (indagine condotta su un campione rappresentativo di 18 mila persone) e tra l’1,2 e il 3% di persone affette da Gioco d’Azzardo Patologico, cioè malati di una dipendenza comportamentale.

Sono i dati che emergono dalla Relazione annuale al Parlamento 2012 (dati 2011 e primo semestre 2012) curata dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi. “Per quanto concerne la lettura dei dati – ha spiegato Riccardi nella presentazione della Relazione – sono consapevole dei pericoli insiti nelle generalizzazioni. E’ vero che il dato sui consumi di sostanze stupefacenti indica che la tendenza alla contrazione, in atto ormai da alcuni anni, può ritenersi sostanzialmente confermata. E’ altrettanto vero, però, che questa tendenza, oltre a presentare, in generale, un’intensità minore rispetto a quella riscontrata nel 2010, si manifesta in modo differente in relazione al tipo di sostanza e alle diverse aree del territorio nazionale”. –

STUDENTI E GIOVANI (15-19 ANNI) Per la cannabis, cita come esempio il ministro, si riscontra una “lieve tendenza all’aumento tra la popolazione studentesca; sempre tra i giovani, si assiste ad una ripresa dei consumi di stimolanti, mentre i consumi di cocaina e allucinogeni presentano un trend in diminuzione”.

– EROINA: Per l’eroina si nota, “in generale, una diminuzione dei consumi; tuttavia preoccupa la stabilità dell’assunzione di tale micidiale droga da parte degli studenti dell’Italia meridionale e insulare e della popolazione femminile. La contrazione dei consumi, inoltre, sembra essere accompagnata da un aumento della frequenza di assunzione tra gli studenti che hanno provato eroina negli ultimi trenta giorni. Analogo discorso si può fare per la cocaina, tenuto conto che in una parte della popolazione giovanile, 16-17enni, non si è potuto registrare alcun decremento”.

– CRITICITA’ PER I SERVIZI PER TOSSICODIPENDENZE : “l’età media dei nuovi utenti (di coloro cioé che per la prima volta si rivolgono ai servizi) è di 31,6 anni, con un incremento del periodo di tempo fuori trattamento – e dei rischi che ne conseguono – e un arrivo sempre più tardivo alle strutture socio-sanitarie”. Inoltre, “rispetto al 2010, si registra la chiusura di 26 strutture socio-riabilitative”. Secondo il ministro, “si assiste ad una tendenza, ormai pluriennale, a non sottoporre gli utenti in trattamento presso i servizi per le tossicodipendenze (SERT) ai test per le principali patologie infettive correlate (AIDS ed epatiti B e C); si riscontra un bassissimo utilizzo della possibilità, prevista dalla legge, di affidamento in prova dei detenuti tossicodipendenti al servizio sociale, per proseguire o intraprendere attività terapeutica”.

– GIOCO D’AZZARDO: Altra allerta del ministro, la diffusione di “forme di dipendenza legate al gioco d’azzardo, anche tra la popolazione studentesca”. Secondo la Relazione Il fenomeno “non trova a tutt’oggi una adeguata rappresentazione epidemiologica per mancanza di sistemi e flussi di raccolta dati standardizzati e scientificamente orientati”. Oltre ai dati sulla percentuale di popolazione coinvolta (1,2/3%) la relazione evidenza che “il 7,5% della popolazione studentesca (15-19 anni) ha giocato in modo problematico nella vita; questo dato è maggiore per i maschi (9,4%) che per le femmine (5,8%)”. L’auspicio è di “tutelare, in particolar modo, i soggetti più deboli, come gli anziani e gli adolescenti, attraverso l’introduzione di una rigorosa disciplina sulla pubblicità e sulla conoscenza dell’alea connessa al singolo gioco”.

– ALCOL: “il consumo dell’alcol e gli episodi di ubriachezza tra gli studenti, anche se in flessione, meritano comunque particolare attenzione”.

– LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE: Riccardi non intende sottrarsi al “dibattito”: “L’argomento, per la sua estrema delicatezza e le sue molteplici e rilevantissime implicazioni, richiede di essere affrontato nelle competenti sedi istituzionali, con i tempi necessari ad un confronto ricco ed articolato che certo non può realizzarsi nel breve periodo di governo che mi è stato affidato”.

– AZIONE DEL DIPARTIMENTO: La situazione del consumo di droga che emerge dalla relazione del Dipartimento antidroga al Parlamento mostra che i “consumi di sostanze stupefacenti sono generalmente in contrazione ormai da alcuni anni, seppure con variabilità diversificate, soprattutto per alcune sostanze di uso minoritario quali la ketamina e l’ecstasy”. Lo afferma Giovanni Serpelloni, capo dipartimento Politiche Antidroga, spiegando che “è necessario continuare sulla strada tracciata dalle strategie attuate, che hanno portato in questi ultimi quattro anni a questa positiva inversione di tendenza. Tuttavia bisogna tenere alta la guardia”.

– LOTTA AL NARCOTRAFFICO E MONITORAGGIO WEB: “va mantenuta ed intensificata la lotta al traffico e allo spaccio soprattutto supportando le operazioni sul territorio, contrastando la coltivazione illegale di cannabis che ha avuto un incremento vertiginoso sul territorio nazionale con un aumento dei sequestri del 1.290%. Va inoltre ben monitorato – sottolinea Serpelloni – il fenomeno Internet e cioé lo spaccio online, non solo di sostanze stupefacenti ma anche di farmaci contraffatti che spesso vengono assunti contemporaneamente alle droghe”.

EUROPA, 360 KG COCAINA CONSUMATI OGNI GIORNO– Circa 360 chilogrammi di cocaina sono consumati quotidianamente in Europa, ai quali si aggiungono ecstasy, metanfetamine e cannabis. E’ la stima fatta dall’Istituto svizzero di ricerca sulle acque (Eawag) che ha reso noti oggi a Dubendorf (Zurigo) i risultati di uno studio realizzato da un team internazionale di scienziati con l’ausilio dello stesso Eawag e pubblicato dalla rivista “Science of the Total Environment”.

I 360 chili corrispondono all’incirca al 10/15% della produzione mondiale di cocaina secondo le ultime stime realizzate dall’ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. Secondo la ricerca, che ha analizzato per una settimana nel marzo 2011 le acque reflue di 19 grandi città europee (per un totale di circa 15 milioni di abitanti) Anversa e Amsterdam sono in testa per quanto riguarda il consumo di cocaina, con una media di oltre un grammo e mezzo di sostanza stupefacente al giorno per 1.000 abitanti, si legge in un comunicato dell’Eawag. Barcellona, Londra, Milano e Parigi, tra le altre, sono a metà classifica con quantità tra 0,5 e un grammo, mentre nelle città scandinave come Stoccolma, Oslo o Helsinki, il consumo è molto basso, inferiore a 0,15 grammi al giorno per 1.000 abitanti. Un’estrapolazione effettuata sulla base di questi dati è stata usata dall’Eawag per stimare il consumo totale di cocaina al giorno in Europa appunto a circa 360 chilogrammi. Un fenomeno che non conosce frontiere: confrontando i risultati con quelli di un analogo studio pubblicato l’anno scorso sempre da Eawag e dall’Università di Berna sulla presenza di cocaina nelle acque di scarico urbane, emerge che i risultati delle città elvetiche di Berna, Ginevra, Lucerna e Zurigo risultano simili a quelli delle città europee con il più alto consumo di questa sostanza. In generale, i consumi di stupefacente sono risultati più elevanti nei weekend e con particolare picchi di presenza registrati in occasione di grandi eventi che coinvolgono i giovani, come i festival musicali tipo la Street Parade di Zurigo. Lo studio dell’Eawag ha rilevato anche la presenza di ecstasy (con maggiori concentrazioni nelle città olandesi e a Londra), metanfetamine (trovato in alte percentuali nelle città finlandesi e nella Repubblica Ceca) e di cannabis che, invece, ha una diffusione pressoché uniforme in tutta Europa. (ansa)

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