Secondo don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, il corona virus è un “complotto guidato dal demonio”. Ne ha parlato in un intervento che sta facendo discutere nella sua rubrica “Lettura cristiana della cronaca e della storia”.

Il direttore di Radio Maria passa quindi dall’affermare che il coronavirus è “un avvertimento della Madonna di Medjugorje” di febbraio, al “complotto guidato dal demonio” della scorsa settimana.

Non è passato inosservato quanto affermato nel corso della rubrica radiofonica, in particolare in alcuni passaggi dove definisce il covid “Un progetto volto a fiaccare l’umanità, metterla in ginocchio, instaurare una dittatura sanitaria e cibernetica, creando un mondo nuovo che non è più di Dio Creatore, attraverso l’eliminazione di tutti quelli che non dicono sì a questo progetto criminale portato avanti dalle élites mondiali, con complicità magari di qualche Stato”. Tutto per creare “il mondo di Satana”.

La tesi del complotto, sostenuta da un esponente della chiesa che usa il canale mediatico per lanciare il “suo” pensiero, partirebbe dall’obiettivo di questo “progetto” che, secondo il sacerdote, sarebbe quello di “costruire un mondo nuovo senza Dio. Il mondo di Satana. Dove saremmo tutti degli zombie. È un progetto, non una cosa campata per aria. Vorrebbero realizzarlo entro il 2021, a mio parere”.

Quel “a mio parere” non è banale, in quanto nell’esprimere un’accusa molto forte, si evidenzia il fatto che il tutto non ha fondamento, non ha prove concrete ma si basa su “un’opinione personale”.

Nel suo intervento, don Livio prosegue dicendo che “a livello religioso si è già detto che la pandemia non viene da Dio. Dal punto di vista umano non si è voluto approfondire da dove venga, questa epidemia”, ha argomentato, “ho insistito sul fatto che la Cina abbia testato un’arma tecnobiologica, che sarebbe proibita, ma la Cina non ha firmato la Convenzione di Ginevra”.

“Questa epidemia è un progetto che io ho sempre attribuito al demonio – prosegue don Fanzaga – che agisce attraverso menti criminali che l’hanno realizzato con uno scopo ben preciso: creare un passaggio repentino, dopo la preparazione ideologica, politica e mass mediatica, per un colpo di Stato sanitario o massmediatico”.

Il tutto con “la ciliegina sulla torta” con l’elezione negli Usa del neopresidente Joe Biden.

Questo il pensiero del direttore di radio Maria, ma quali sono i messaggi che Papa Francesco ha dato ai fedeli fin dall’inizio del dramma che ha colpito il mondo intero?

Già ad aprile nell’omelia della Domenica della Divina Misericordia, il Papa diceva che “questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!”

Nella messa di Pentecoste, il 31 maggio 2020, Papa Bergoglio ha invocato “Vieni, Spirito Santo: Tu che sei armonia, rendici costruttori di unità; Tu che sempre ti doni, dacci il coraggio di uscire da noi stessi, di amarci e aiutarci, per diventare un’unica famiglia.”

Il coraggio di uscire da noi stessi, dal “mio pensiero”, dal “mio parere” per diventare un’unica famiglia.

An.N.

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