Economisti, ingegneri, medici e paramedici tra i laureati. Ragionieri, meccanici e specializzati nell’indirizzo turistico-alberghiero tra i diplomati. E’ a questi titoli di studio che le imprese guardano con maggior attenzione, programmando le assunzioni da effettuare nell’arco del 2012. Anno nel corso del quale, come mostra il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, l’inasprimento della competizione legato alla crisi portera’ molte imprese a investire nell’accrescimento della qualita’ dei prodotti e servizi da immettere sul mercato, portando come conseguenza un piu’ consistente peso dei laureati sul totale delle assunzioni programmate: il 14,5% quest’anno, 2 punti percentuali in piu’ rispetto al 2011.

       La sensibile riduzione delle assunzioni complessive non stagionali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi (quelle non stagionali saranno 407mila contro le 595mila programmate nel 2011) non risparmiera’ nemmeno i “dottori”, che, alla fine, potrebbero essere 15mila in meno di quelli preventivati lo scorso anno.
       “Pur in un momento difficile come quello che stiamo vivendo – evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – tante imprese mostrano di voler continuare a puntare sulla qualita’. Senza l’apporto di risorse umane competenti, infatti, e’ difficile innovare, accrescere la produttivita’, essere competitivi. Cio’ conferma – e anche la tipologia di contratti offerti lo dimostra, con il tempo indeterminato che cresce percentualmente nei casi dei profili piu’ elevati e piu’ difficili da trovare – che studiare continua ad essere l’investimento piu’ importante per i giovani per contrastare sia la disoccupazione, sia il precariato”.
       Le 407mila assunzioni a carattere non stagionale programmate dalle imprese interesseranno quasi 59mila laureati (il 14,5% del totale), 166mila diplomati (il 40,9%), 50mila qualifiche professionali (il 12,3%) e circa 132mila persone prive di un titolo di studio specifico (il 32,3%). Rispetto allo scorso anno, l’incremento della quota di laureati ricercati di 2 punti percentuali andra’ a discapito soprattutto delle qualifiche professionali (in diminuzione di 1,2 punti) e delle persone prive di formazione specifica (in diminuzione relativa di 7 decimi di punto). Prossima al risultato dello scorso anno, invece, la quota di diplomati richiesti (che nel 2011 era pari al 41%).
       Resta anche quest’anno saldamente nelle mani dei laureati in Economia il primo posto della classifica delle assunzioni non stagionali di personale con titolo universitario previste dalle imprese. A questi “dottori” le imprese intendono riservare oltre 17mila posti di lavoro. In seconda posizione si collocano i laureati in Ingegneria elettronica e dell’informazione (7mila i posti di lavoro previsti). Occorre aggiungere, comunque, che i diversi indirizzi di Ingegneria, presi nel loro complesso, superano le 15mila richieste, poco al di sotto, quindi, della richiesta di laureati in indirizzo economico. In terza posizione si incontrano poi i laureati con indirizzo sanitario e paramedico (con 5mila assunzioni non stagionali previste) e, a brevissima distanza, quelli con indirizzo Insegnamento e formazione, in aumento anche in termini assoluti rispetto alle previsioni dello scorso anno.
       Il 51,4% dei laureati neo-assunti potra’, secondo le imprese, essere un giovane appena uscito dal sistema formativo, ma le percentuali diventano decisamente piu’ consistenti nel caso di alcuni neo “Dottori”, soprattutto medici e paramedici (che nel 66,3% potranno essere alla loro prima esperienza di lavoro) e insegnanti (69,5%).
       Al 51,7% dei laureati le imprese intendono offrire un contratto a tempo indeterminato, mentre all’apprendistato di alta formazione recentemente riformato le imprese faranno ricorso per il 7,7% delle assunzioni di laureati. Per una quota minima, pari al 2,9% si ricorrera’ poi al contratto di inserimento, mentre il 36,7% dei laureati sara’ inquadrato con un contratto a tempo determinato.
       Anche per quanto riguarda i diplomati, la classifica 2012 vede la conferma, nelle tre prime posizioni, degli indirizzi amministrativo-commerciale (con quasi 40mila posti di lavoro messi a disposizione dalle imprese), di quello meccanico (piu’ di 15mila) e di quello turistico-alberghiero (oltre 9mila).
    Rispetto allo scorso anno, in salita e’ invece l’indirizzo socio-sanitario (con quasi 7mila assunzioni previste, mille in piu’ del 2011), che “scalza” l’informatico (4.600 assunzioni previste) e l’elettrotecnico (oltre 4mila).
       Il 50,9% dei diplomati che verranno assunti potra’ essere un giovane che abbia appena conseguito il titolo di studio, ma la disponibilita’ delle imprese ad assumere persone prive di esperienza oscilla da un massimo del 60,5% nel caso dell’indirizzo socio-sanitario a un minimo del 37,3% nel caso dell’indirizzo informatico.
       Nel 39,7% dei casi i diplomati saranno assunti con contratto a tempo indeterminato, mentre l’apprendistato interessera’ il 12,3% delle assunzioni, l’inserimento l’1,8% e il tempo determinato il 43,8% dei neo assunti con un titolo di studio secondario.
       Con oltre 10mila assunzioni, l’indirizzo turistico-alberghiero conquista quest’anno la prima posizione delle qualifiche professionali richieste, risalendo rispetto al 2011 di quattro posizioni della classifica a discapito dell’indirizzo socio-sanitario (richiesto per circa 8.500 posti di lavoro), di quello meccanico (7.600 le opportunita’) e di quello edile (5.500 le assunzioni previste). Minori, rispetto a laureati e diplomati, le opportunita’ offerte ai giovani in uscita dal sistema formativo (rappresentano il 36,2% delle 50mila assunzioni previste per questo titolo di studio), ad eccezione dell’indirizzo socio-sanitario per il quale le imprese sono disponibili ad assumere, nel 63,9% dei casi, giovani privi di esperienza. Alle persone in possesso di qualifica o diploma professionale, il sistema privato offrira’, nel 40,4% dei casi, contratti a tempo indeterminato, nel 12% contratti di apprendistato e nello 0,6% contratti di inserimento. Il 43,8% dei rapporti di lavoro, invece, riguardera’ contratti a tempo determinato. (AGI) .

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