Un battito di ciglia e s’è trovato pazzo d’amore, che lo spinge ora a cercarla con ogni mezzo a sua disposizione, dal volantinaggio al tam tam mediatico dei vari social network, che sta coinvolgendo tutta Milano, ma non solo.
Lui, il nostro giovane innamorato perso, Roberto 27 anni nella vita fa il contabile, abituato a gestire numeri, calcolarli, programmarli, così prevedibili, incastrandoli metodicamente nelle giuste colonne, si trova ora a fare i conti con la bramosia dell’eccitazione che l’ha preso, dopo un gioco di sguardi con Lei di cui sa nulla, ma pensa … che è già amore.

Lei, la ragazza del tram senza nome, capelli scuri lisci con la frangetta che evidenzia quegli occhi che lo hanno stregato, jeans neri stretti, forse solo di qualche anno più giovane di lui. Lei non sa in che vortice lo ha condotto il loro gioco di sguardi, con quel loro dialogo muto che gli ha fatto venire gli occhi a cuoricino, tanto da inebetirlo nel senso più buono del termine.

Un sabato sera come tanti, da passare in compagnia di amici in qualche locale di Milano, inconsapevoli che i loro destini di lì a poco si sarebbero sfiorati. Le solite chiacchiere con gli amici aspettando che arrivi il tram, battute e risate che tutto d’un tratto non gli entrano più in testa, perché vede lei solamente lei, non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso, perde cognizione di tutto.
Quello che lo circonda si sfuma e resta solo lei, che sostiene il suo sguardo per pochi secondi. Poi arriva il tram e salgono, lui coi suoi amici, lei con le sue amiche e… riprendono il gioco, stando in questo limbo, alcuna iniziativa, nessun tentativo di rompere il ghiaccio, solamente collo tirato per non perdere la traiettoria dello sguardo.

Un desiderio in lui di conoscerla che aumenta progressivamente man mano che il tram procede spedito, ma ogni speranza viene troncata sul nascere quando lei scende.
Con cosa abbia lottato il desiderio di Roberto, in quei momenti, solo lui lo sa nel suo intimo: timidezza che lo ha frenato nell’approccio, o semplicemente paura di far brutta figura con lei, nonostante fosse forte l’eccitazione di quel corteggiamento a distanza.

E ora la insegue, la vuole conoscere a tutti i costi, contando i giorni che gli stanno cambiando la vita, facendo i conti col sorriso che non gli si leva dalla faccia al solo suo pensiero, non sapendo come andrà a finire, se mai la troverà e nel caso come reagirebbe lei.
Spinto dalle famose farfalle nella pancia che lo hanno mandato in estasi, ha cominciato affiggendo più di 600 volantini per le vie di Milano, facendo un appello proprio a lei o a chi riconoscesse nella sua scarna descrizione l’amica o la vicina di casa,  scatenando un vero e proprio passaparola tra i giovani che li hanno ripresi e diffusi sui propri social network, attirando l’attenzione di un programma tv nazionale che su queste storie ci fa ruotare il palinsesto.

Come andrà a finire la storia, lo sapremo o forse no.
Per ora possiamo sorridere con tenerezza di questo marasma di emozioni che sta vivendo il giovane ventisettenne, che a dir suo si danna l’anima per lei, vuol conoscere il nome di questa ragazza che gli ha preso in pegno il cuore inconsapevolmente.
Ai più cinici, quelli che hanno corazzato il cuore con gli anni, sicuramente in testa sarà passato il lecito dubbio che più che amare s’è preso una bella cotta dell’amore che si riassume nel volto della ragazza.

Ma i sogni sono gratis, chi non ne ha? E se non ci si butta non sia mai se potranno realizzarsi, quindi non resta che incoraggiare Roberto che sta tentando di rimediare alla propria indecisione di quel sabato sera, nella speranza di dare un nome a quel volto che lo ha illuminato come una lampada.
Dalla sua ha la giovane età che gli permette di picchiare la testa nella follia di questi suoi sentimenti, di patire i sudori caldi e freddi di questi giorni di affannosa ricerca.  Perché tra qualche anno, gli dovesse ricapitare l’occasione, non se la farebbe sfuggire  grazie anche a questa esperienza.

Paola Viero

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