È stato un vero esempio di professionalità e avanguardia chirurgica l’intervento al cuore di una piccola di soli 6 mesi eseguito utilizzando moderne tecniche per evitare l’utilizzo di sangue presso l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Ospedale Monaldi) dall’équipe del dottor Guido Oppido“. Lo rende noto l’ospedale in un comunicato stampa sull’intervento chirurgico che ha salvato la vita a una piccola figlia di Testimoni di Geova.

 

La bambina era affetta dalla nascita dalla tetralogia di Fallot, una patologia cardiaca congenita caratterizzata da un difetto del setto interventricolare e dall’ostruzione dell’uscita del ventricolo destro che causano una scarsa ossigenazione del sangue. La malattia è conosciuta anche come morbo blu, per il colore assunto dai bimbi a causa della cianosi. I genitori della bimba, Testimoni di Geova– continua l’ospedale- avevano chiesto all’équipe medica di valutare l’utilizzo di tecniche bloodless, che non prevedono l’uso di sangue, secondo le linee guida del così detto Patient Blood Management promosse anche dal Ministero della salute e dal Centro Nazionale Sangue. Dopo tutti gli accertamenti del caso, l’équipe del dottor Oppido ha accolto la richiesta dei genitori e ha eseguito l’intervento senza complicazioni. La piccola adesso sta bene ed è già tornata a casa con i suoi genitori”.

 

“Siamo molto rispettosi del credo altrui- ha spiegato il dottor Oppido- e da molto tempo affrontiamo il problema delle emotrasfusioni, in particolar modo per i piccoli pazienti Testimoni di Geova. Siamo infatti convinti di poter evitare le trasfusioni di sangue per pazienti, anche piccoli, che abbiano queste esigenze. Per fare ciò mettiamo in atto, per chi ne faccia richiesta, una serie di accorgimenti preoperatori, intraoperatori e postoperatori. Anzitutto cerchiamo di ottenere una crescita ponderale per i pazienti piccoli in maniera da avere un minore impatto legato all’anemizzazione da circolazione extracorporea. Con la crescita corporea, infatti, le possibilità di eseguire interventi anche complessi in circolazione extracorporea senza trasfusioni sono maggiori, inoltre cerchiamo di portare i pazienti all’intervento con un ematocrito più alto grazie alla somministrazione di integratori. Durante l’intervento utilizziamo dei sistemi di recupero sangue per re-infondere ogni goccia di sangue fuoriuscita dal circolo durante l’intervento, inoltre riduciamo al minimo, durante l’intervento, il volume della circolazione extracorporea per ridurre ulteriormente l’emodiluizione”.
Ha spiegato ancora il medico: “Dopo aver trattato con successo numerosi pazienti in età pediatrica, senza emotrasfusioni, siamo riusciti ad abbassare ulteriormente il peso dei pazienti trattati con successo anche per interventi complessi. La piccola C.N infatti è stata sottoposta a una correzione completa della tetralogia di Fallot senza trasfusioni a un peso di soli kg 6. Ora è a casa tra le braccia dei genitori”.

“Siamo grati all’azienda Ospedaliera dei Colli e al personale della UOC di Cardiochirurgia pediatrica- hanno detto i genitori della piccola paziente- per tutto quello che è stato fatto per nostra figlia mettendo sempre il massimo impegno. Sono una vera eccellenza in Italia”.

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