“Il Veneto non è intenzionato a continuare l’esperienza di navigator e reddito di cittadinanza”.

E’ determinata Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, nel parlare in IX commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, delle due infelici esperienze targate 5 Stelle.

“Un’idea del governo rivelatasi del tutto inefficace e dispendiosa. Fallimenti preannunciati, che non possiamo sostenere oltre”.

E’ di pochi giorni fa l’ultimo report nazionale, che parla di 180 milioni di euro di soldi pubblici, che gravano sulle tasche dello Stato e che, di fatto, non hanno prodotto il risultato per il quale erano stati pensati.

Dei 142 navigator assegnati al Veneto, ce ne sono attualmente 120. Una ventina di loro hanno infatti colto l’opportunità di un lavoro a tempo indeterminato, ottenuto anche grazie al piano di rafforzamento dei centri per l’Impiego del Veneto, affrontando e superando il concorso pubblico ed entrando così nei ranghi di Veneto Lavoro.

“Giunti a questo punto è l’intera gestione del Reddito di Cittadinanza che merita di essere ripensata – ha concluso Elena Donazzan – Auspichiamo che, magari partendo dall’esperienza dell’Assegno per il Lavoro che in Veneto ha portato ad importanti risultati. Si opti per una più oculata gestione delle risorse nazionali sul fronte dell’occupazione”.

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