Si celebra oggi la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine poiché è grazie all’adozione e ratifica di questo documento che in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.

La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989. Ancora oggi però, nonostante le buone intenzioni, troppi bambini vedono negati i loro diritti ad assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione e protezione adeguati.

Quest’anno l’UNICEF Italia ha voluto dedicare questa giornata ad un tema particolarmente significativo nella fase post pandemica che bambini e adolescenti stanno affrontando e che risulta essere una priorità per la tutela dei loro diritti: la salute mentale e il benessere psicosociale. Si tratta di un ambito fondamentale per contrastare gli effetti della pandemia, ripensare ad un futuro migliore e garantire la base della capacità umana di pensare, provare sensazioni, imparare, lavorare e instaurare relazioni profonde e significative.

Ma quali sono i principi cardine della Convenzione?

Principio di non discriminazione: sancito all’art. 2, impegna gli Stati parti ad assicurare i diritti sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori;

Superiore interesse del bambino: sancito dall’art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente;

Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo: sancito dall’art. 6, prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l’impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo;

Ascolto delle opinioni del bambino: sancito dall’art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale.

Importante, inoltre, ricordare sempre quanto sia cruciale l’esempio positivo degli adulti: lo spiega benissimo un video di qualche anno fa promosso dall’associazione australiana NAPCAN, National Association for Prevention of Child abuse and Neglect che racconta con immagini eloquenti quello che troppo spesso trascuriamo: i bambini vedono, i bambini fanno. Un primo passo per garantire loro forse il diritto più importante: quello ad essere felici, in un mondo migliore.

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