L’inesperienza del male: riflessioni sul caso Turetta e la crisi del giudizio
di Bruno Grotto Settantacinque coltellate. E tuttavia, non bastano a definire la crudeltà. È questa, in sintesi, la dissonanza tragica che si cela tra le righe della sentenza con cui la Corte d’Assise di Venezia ha condannato Filippo Turetta all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Una condanna giusta, sì. Ma accompagnata da una motivazione che... continua a leggere...