Meno di ventiquattr’ore e il fronte sindacale interno alla polizia locale del Consorzio Alto Vicentino sembra, almeno in parte, riavvicinarsi. Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione, diffusa ieri dall’Usb, oggi un documento simile, ma non identico, è stato firmato dai rappresentanti dei sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, oltre che dal Diccap, uno dei

sindacati autonomi (un documento “pesante” proprio per la quantità di iscritti che il blocco confederali + Diccap rappresenta). Simile nella dichiarazione dello stato di agitazione, identico nella richiesta (prevista dalla legge) di conciliazione che il Prefetto di Vicenza dovrà espletare entro 5 giorni per tentare di ricomporre lo scontro. Differente invece nelle motivazioni. Mentre l’Usb elencava 10 punti di lamentela nei confronti dell’attuale dirigenza del Consorzio di Polizia Locale di Schio, gli altri sindacati limitano in due punti le loro motivazioni. E scrivono: “Con la presente le Segreterie di FP-CGIL, CISL FP, UIL-FPL, DICCAP, chiedono l’attivazione della procedura di conciliazione (…) relativamente al diniego del diritto dei lavoratori in merito al lavoro svolto nelle festività infrasettimanali e al nuovo regolamento degli uffici che dispone che il tempo necessario per la vestizione e svestizione del personale di polizia locale non è da considerarsi orario di lavoro. Si tratta di problematiche che da  troppo tempo non trovano adeguata risposta e nonostante i solleciti ad attivare un tavolo di confronto a tutt’oggi non è stata ancora fissata una data e pare non vi sia alcuna volontà di pervenire ad una soluzione condivisa. Anche il tavolo negoziale del 15 maggio scorso non ha dato alcun esito. Non solo. Le ultime modiche all’organizzazione del Consorzio, della pianta organica, del regolamento degli uffici, hanno ancora di più inasprito una situazione che deve trovare una giusta soluzione”.

Dunque pianta organica, regolamento degli uffici, vestizione del personale, festività infrasettimanali. Temi che in gran parte ricalcano quelli elencati da Usb, che fuori dai denti parlava di agenti tolti al servizio su strada e trasformati in amministrativi, con conseguente difficoltà (a volte impossibilità) di svolgere adeguatamente i servizi esterni. Comunque sia, stessa richiesta per un sindacato che al momento marcia non compatto sui tempi e sui modi, ma sulla sostanza sì. La palla passa ora al Prefetto di Vicenza. A lui il compito, arduo, di ricomporre la vicenda.

di redazione Thiene on line 

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