“ll project financing in Veneto va ripensato perché non si capisce come mai la spesa sanitaria in Italia negli ultimi sei anni è aumentata di 6 milioni di Euro, e di conseguenza anche il contributo alle regioni, e i servizi non siano per nulla cambiati, c’è qualcosa che non quadra”. È la dura presa diposizione di Giuseppe Ciucciù, responsabile del Tribunale regionale dei diritti dei malati, a margine del convegno che si è svolto stamattina nell’aula magna dell’ex ospedale di Thiene, alla presenza di autorità e del sindacato dei medici italiani.

 

“L’idea e il progetto di Santorso – continua Ciucciù – ha tutta la sua validità e attualità ma riceviamo ancora parecchie lamentele di disfunzioni e poca organizzazione e coordinamento tra struttura e territorio. Ci sono alcune priorità da cambiare: innanzitutto va assolutamente implementato il territorio. È vero che la situazione dell’Ussl 4 è molto più avanti di altre, come quelle di Vicenza ed Arzignano, che sono veramente indietro, ma bisogna fare di più ed in fretta. Serve un cambiamento ed aggiornamento del linguaggio medico-paziente, ancora troppo clinico, complicato. Infine la struttura di Santorso è ancora portata avanti con mentalità vecchia, con vecchi schemi”.

Bisogna cambiare perché il paziente di oggi è esigente ed informato.

Proprio per questo si sta portando avanti un tavolo di confronto e dialogo per stipulare un Patto di Ospitalità tra i diversi e tanti soggetti coinvolti nella sanità. “Ci stiamo lavorando – conferma Ciucciù – e speriamo di arrivare presto a pubblicare questa carta dei diritti e dei doveri del cittadino verso e nella sanità. I diritti sono chiari ma spesso lo stesso cittadino non conosce i suoi doveri verso la sanità. Occorre informare e formarli”.

M.T.

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