Non ci sta Andrea Crisanti , virologo di  fama internazionale, con i contenuti della lettera che alcuni governatori italiani tra cui Luca Zaia hanno inviato al ministro della Sanità Roberto Speranza si chiede di fare tamponi solo ai sintomatici,  quindi escludere quegli asintomatici che invece il professionista chiede di attenzionare con quei tamponi a tappeto che ad esempio a Vo’ Euganeo sono riusciti a scongiurare che l’epidemia si propagasse. ‘È una catastrofe annunciata   – ha dichiarato l’esperto dell’università di Padova commentando il documento firmato dai presidenti delle Regioni. In particolare Crisanti si è scagliato contro Bonaccini e Zaia: ‘Lo stop ai tamponi per gli asintomatici è un gesto di irresponsabilità , un disastro, dobbiamo continuare con il tracciamento’.

Per i governatori invece sarebbe impossibile tracciare tutti e servirebbero delle priorità:  la loro proposta è quella di procedere con i test per gli asintomatici solo dopo 10 giorni di isolamento. La lettera non ha lasciato indifferente la comunità scientifica ed in particolare Crisanti,  da  sostenitore del sistema ‘tamponi a tappeto’ per contenere la trasmissione del virus. Il virologo si è indignato alla richiesta dei governatori : ‘ Rimango stupito quando ancora qualcuno ha il coraggio di sostenere che gli asintomatici non siano un problema  – ha detto Crisanti nel corso di una lunga intervista a Repubblica. Secondo il microbiologo l’unica strada da perseguire è quello del tracciamento e della prevenzione. Crisanti cita l’esempio di Pechino: ‘ la Cina ha fatto 9 milioni di tamponi per prendere gli asintomatici e oggi parliamo di modello Wuhan come vincente’.

 

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