La Guardia di Finanza di Vicenza, nel solo 2022, ha scoperto ben 28 casi di bancarotta fraudolenta, denunciando 47 persone ritenute responsabili dei reati segnalati, ed arrestato una persona, eseguendo sequestri di beni per 1,5 milioni di euro a fronte degli oltre 5,5 milioni di euro di beni e valori societari sottratti illecitamente ai creditori.

Continua la lotta dei finanzieri a difesa del tessuto economico produttivo della nostra città contro quelli che sono comportamenti particolarmente dannosi per le imprese “sane”, visto che spesse volte può essere proprio il mancato pagamento di un credito a scatenare la crisi dell’incolpevole azienda che non vede soddisfatte le proprie pretese.

Il lavoro dei finanzieri ha portato alla luce l’illecito operare di decine tra amministratori “di fatto” e mere “teste di legno”, a vario titolo coinvolti nel dissesto delle società segnalate, e nella sottrazione delle risorse destinate ai creditori.

In particolare, gli imprenditori decotti spogliavano le società dei principali asset aziendali, con cessione di impianti, attrezzature, o interi rami d’azienda ad imprese riconducibili sempre a loro stessi, o semplicemente svuotando i conti correnti e scappando con la cassa, distruggendo la contabilità, o pagando imprenditori amici, a danno di tutti gli altri.

Le imprese coinvolte avevano sede un po’ in tutta la provincia. Nell’altro vicentino sono state segnalate alcune società aventi sede a Thiene, Chiuppano, e Monte di Malo.

Diversificati anche i settori economici interessati: dall’abbigliamento e tessuti, al commercio di orologi e gioielleria, all’impiantistica, alla produzione e commercializzazione di prodotti chimici, al commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, nonché all’alimentare, al trasporto merci su strada e all’immobiliare.

F.C.

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