Chi temeva un Pala Hodegart chiuso proprio sul più bello, può tirare un sospiro di sollievo. A rassicurare fruitori e appassionati di hockey e non solo, ci ha pensato il primo cittadino di Asiago Roberto Rigoni Stern, pungolato sul tema dopo l’annuncio dei colleghi bellunesi di Tai e di Alleghe che a causa del caro-bollette si sono visti costretti a mettere i lucchetti ai loro palazzetti mandando a casa le società impegnate negli stessi.

Una decisione accolta con grande favore, quella del comune altopianese, resa possibile grazie alla lungimiranza di alcuni interventi che negli anni scorsi hanno consentito alla struttura sportiva capace di contenere un pubblico di oltre 2mila persone, di efficientarsi ottenendo cospicui risparmi energetici: “Grazie all’impianto fotovoltaico collocato ancora nell’anno 2012 per volere e lungimiranza della giunta del sindaco Gios” – spiega Rigoni Stern – “sul tetto del nostro stadio (1 milione di investimento completamente remunerato), il Comune di Asiago ha avuto la possibilità di abbattere i costi della corrente permettendo il funzionamento dell’impianto senza i gravi limiti dovuti alla dilatazione delle spese che oggi, altrimenti, saremmo stati costretti a sopportare.

Gli aumenti registrati sono contenuti se solo si considera che dall’inizio dell’anno sino al mese di agosto, le spese di energia elettrica che abbiamo sostenuto principalmente per alimentare la piastra del ghiaccio, ammontano ad euro 136.200 contro i 97.200 dell’anno 2021. Nel solo mese di agosto l’aumento registrato rispetto all’anno precedente e’ di 7.000 euro su una bolletta totale di 32.000 euro. Numeri che ci fanno capire l’importanza che gli investimenti compiuti negli anni nei pannelli fotovoltaici posti sul tetto e nel rifacimento dell’impianto di illuminazione (2020) siano stati fondamentali per ridurre l’impatto dei costi di gestione dell’impianto sul bilancio del Comune. Oggi, infatti, non sarebbe immaginabile la chiusura del palaghiaccio che serve non solo i turisti, ma anche la squadra di hockey, il pattinaggio artistico ed il vasto settore giovanile di tutte le società che gravitano attorno al ghiaccio e che svolgono a tutti gli effetti attività sociali vitali per la nostra Comunità”.

Un problema, quello delle bollette fuori controllo, che pone comunque seri dubbi sulla regolare stagione di molte discipline con campionati che rischiano di bloccarsi ancor prima di partire: questioni che, al meno per il momento, sfiorano solo di riflesso Asiago che anzi si pone come modello virtuoso: una strada da percorrere anche per altre realtà. Indipendentemente dal tema bollette.

 

di Redazione AltoVicentinOnline

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