Sabato giorno di straordinari e il sindaco Luca Sandonà vieta la sepoltura di Almerigo Toldo, prevista per sabato 18 luglio, subito dopo il funerale.

E’ un episodio grottesco, che sembra uscire da un film tragicomico, quello successo a Caltrano, con la salma del noto imprenditore Almerigo Toldo costretta a ‘riposare’ in un luogo privato, a spese dei famigliari, in attesa della tumulazione, con il funerale già celebrato sabato 18 luglio.

Il tutto perché, come racconta il figlio Ilario Toldo, capogruppo degli Alpini di Caltrano, “Il sindaco ha vietato la tumulazione prevista dopo il rito funebre perché ha detto di non poter pagare gli straordinari ai dipendenti del cimitero”.

Un episodio a cui si fatica a credere. E che non può non indignare perché, qualunque motivo possa nascondersi dietro ad un simile episodio, dà prova di mancanza di sensibilità e senso pratico.

Per quanto riguarda i soldi degli straordinari infatti, il figlio Ilario e la famiglia di Toldo si erano detti disposti a pagarli di tasca loro, purchè il padre venisse tumulato nella tomba di famiglia, che lui stesso aveva fatto costruire per riposare nella sua Caltrano.

“Ci tornerà nei prossimi giorni”, ha commentato il figlio Ilario, profondamente provato da questo episodio, che ha compromesso l’ottimo rapporto che c’era fino a pochi giorni fa tra lui e l’amministrazione comunale. non si aspettava infatti Ilario, visti quelli che credeva ottimi rapporti con il sindaco e la giunta, di trovarsi con la salma del padre da dover sistemare, per una questione che in qualsiasi altro comune sarebbe stata risolta in pochi minuti.

Ed è stato proprio Ilario Toldo poi, con uno scritto, a voler comunicare a tutti i cittadini di Caltrano il suo disappunto e la ‘rottura’ con il sindaco: “Voglio informare tutta la cittadinanza di un fatto gravissimo – ha dichiarato – Il sindaco ha negato la tumulazione delle spoglie di mio padre, Almerigo Toldo, nel camposanto comunale nel giorno sabato 18 luglio, come proposto dal parroco. Ha spiegato il suo ‘no’ sostenendo di non poter pagare gli straordinari agli operatori comunali perché disposto da un provvedimento interno assunto senza avvisare la cittadinanza. Ho informato il sindaco che mi sarei accollato personalmente tutte le spese del caso, ma ancora ha rifiutato. Ritengo quella del nostro sindaco un’offesa imperdonabile alla memoria di Almerigo Toldo e informo i cittadini caltranesi che non intendo più collaborare a nessun titolo con gli amministratori in carica, come invece fatto finora con grande impegno ed altrettanta disponibilità”.

Sulla vicenda è intervenuto Ettore Dal Santo, consigliere comunale di minoranza, che ha espresso totale solidarietà a Ilario Toldo e comprensione per il suo ‘distacco’ con l’amministrazione. Dal voluto inoltre sottolineare al primo cittadino “che il cimitero assolve a due esigenze primarie della società, da un lato l’esigenza materiale di igiene pubblica e dall’altro l’aspirazione spirituale al culto dei propri cari – e ha riportato il regolamento – I Comuni sono tenuti a garantire i servizi cimiteriali. Il cimitero è una struttura/servizio indispensabile perché soddisfa l’interesse tutelato costituzionalmente alla igiene e salute pubblica, essenziale in quanto diretto a soddisfare i diritti della persona, anch’essi costituzionalmente protetti, istituzionale in quanto proprio del Comune”.

“L’atteggiamento del sindaco di fronte alla morte è incomprensibile – ha commentato amareggiato Dal Santo – Nessuna giustificazione è accettabile in questi momenti. La sepoltura è un diritto di tutti e il sindaco la deve garantire a tutti, anche al sabato. Poteva benissimo organizzare il servizio tanto più che la famiglia si era resa disponibile a rimborsare i costi del lavoro straordinario. Mi dispiace molto per quanto successo, Almerigo non meritava certo di essere trattato così. Il suo impegno e la grande disponibilità sempre dimostrata per il paese era meritevole di maggiore attenzione da parte del sindaco. Invito il primo cittadino Luca Sandonà ad usare il buon senso, non deve sempre nascondersi dietro alle leggi e ai regolamenti, che poi è il primo a non rispettare, amministrare significa assumersi delle responsabilità”.

Nota di Redazione

Non ci è possibile riportare il commento del sindaco Luca Sandonà in quanto non ha voluto fornirci il suo numero di telefono e non è solito rispondere nemmeno via mail.

Anna Bianchini

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