“Tanta paura ma sto bene”. C’è anche Roberto Maculan, fondatore e coordinatore della Onlus ‘Missionland’ di Carrè a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, da questa mattina sotto assedio per una serie di attacchi.
“Sono all’interno dell’ospedale San Camillo e credo di essere al sicuro. Sono tranquillo. L’ambasciata si è già messa in contatto con me e per il momento non ho paura”.
Paura però ne ha avuta tanta questa mattina, quando alle 10 c’è stato il primo attacco, diretto all’ambasciata francese. Poi una serie di esplosioni, forti e meno intense, con fumo nero e denso che si è sprigionato nel cielo.
“Stanno sparando in centro – ha spiegato Maculan al telefono con la nostra redazione – Io sono a 500 metri in linea d’aria. Ieri ero al confine con il Mali ed era una zona pericolosa. Sono rientrato a Ouagadougou ieri sera. Fortunatamente ero già al sicuro quando sono cominciati gli attacchi”.
Secondo la Polizia del Paese l’attacco è ancora in corso e forze di sicurezza sono entrate in azione.
Maculan, da anni impegnato su vari fronti con la sua ‘Missionland’ per portare aiuti dove ce n’è bisogno, si trova in Burkina Faso per un progetto che prevede la realizzazione di una piscina per insegnare ai bambini l’igiene, per sviluppare un programma di istruzione e per insegnare ad alcune persone del posto a coltivare e commercializzare arachidi. Con il concetto ‘aiutiamoli a casa loro’ Missionland dopo Amatrice e le zone terremotate delc entro Italina, è volata in Africa, consapevole che ci sono zone dove lo sviluppo è possibile, basta solo avere bravi maestri e buone intenzioni. Oggi però il terrore ha avuto la meglio sui progetti umanitari e Roberto Maculan è tra i ‘rifugiati’ in una città sotto assedio.
“Ci sono tanti italiani qui con me – ha sottolineato Maculan, con la voce rotta dall’emozione – Quando sono iniziati gli spari c’è stato un momento di panico assoluto. All’improvviso nelle strade c’è stato il deserto, è stato angosciante. Non ho mai visto una cosa del genere. Il fumo dei colpi è ancora nell’aria, da denso che è. Gli attacchi sono partiti contro l’ambasciata francese, poi vicino alla residenza del primo ministro e alla rotonda delle Nazioni Unite. Noi al momento non sappiamo altro – ha concluso Maculan – Io però avviso che sto bene e che sono convinto di essere in un posto sicuro”.
Anna Bianchini