Accumulatore seriale di ogni sorta di oggetto, per poi rivenderlo ricavando un soldo. Il tutto riempiendo sino all’inverosimile la corte di casa a Chiuppano. Uno spazio però non tutto suo, ma in comune coi vicini, sul quale ha creato una sorta di deposito a cielo aperto in barba a qualsiasi autorizzazione. Un’attività abusiva che andrebbe avanti da cinque anni e per un 65enne marocchino fiocca la seconda denuncia.

Hanno bussato alla sua porta di casa gli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino. Arrivati a lui sabato scorso, sull’ondata di segnalazioni e non poca esasperazione, per un vivere tra i rifiuti che per A.L. sarebbero una fonte di reddito. Un rigattiere abusivo che se ne sarebbe fregato altamente del mal vivere che creava ai vicini di casa. Famiglie costrette a convivere col ricettacolo di oggetti che, agli occhi del 65enne marocchino, erano soldi. Per loro invece era solo pattume, scaricato in ‘casa loro’, trovandosi impedite nel godere della corte promiscua. Ma questo, a quanto pare, sarebbe il male minore.

L’abitare tra i cumuli di rottami, pezzi di lamiere e mobilia, infatti, avrebbe generato  tensioni condominiali, sfociate nella sottomissione psicologica da parte dell’uomo verso i suoi vicini. Persone che alla fine se ne sarebbero guardate bene dal chiedergli di portare via la sua roba, temendo un suo ennesimo violento attacco verbale. Scontri di vicinato che, a quanto pare, non sono mai stati messi nero su bianco in denunce.

Una vicenda che si trascina da 5 anni, col primo ‘cartellino giallo’ arrivato al rigattiere marocchino, quando a mettere piede nel deposito abusivo in via Piovene fu la Polizia Provinciale. Un sopralluogo che finì con la prima denuncia e l’intimazione di ripulire l’area, oltre al pagare una multa. Una misura che diede i suoi frutti. L’uomo sgomberò sì l’area, seppure parzialmente, per poi riprendere imperterrito la propria attività.
Poco servivano le lamentele di chi era costretto a rivedere il cumulo di sedie, pezzi d’auto, porte e finestre smontate e accataste nella corte.

‘Comandava’ lui, fino a sabato scorso, quando è intervenuta una patuglia della Polizia Locale Alto Vicentino, con gli agenti ad intimare il 65enne a ripulire per bene, un’altra volta, l’area. Se non dovesse farlo, spettera poi al sindaco di Chiuppano emettere un’ordinanza di sgombero, facendo arrivare una ditta specializzata. Un costo che anticiperebbe il Comune, per poi rivalersi su chi di quell’area è il proprietario.
Intanto, il vizio di accumulare è costata ad A.L. una denuncia per la gestione di rifiuti senza autorizzazione.

Paola Viero

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