La giunta regionale ha approvato le modifiche del PACOBACE (Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro orientali) proposte dal tavolo attivato dal Ministero per l’ambiente e approvate dall’ISPRA: vengono individuate le procedure e i criteri di azione nei confronti degli orsi definiti problematici e le procedure di intervento in situazioni critiche”.

La notizia è stata data dal  Consigliere regionale Costantino Toniolo  dopo averne avuto notizia. “Si tratta di un passaggio tecnico burocratico, ma importante”, spiega Toniolo: “ora anche il Veneto parla la stessa lingua del Trentino in materia di plantigradi e gli orsi problematici vengono definiti anche qui da noi o dannosi (che arrecano ripetutamente danni materiali e agli animali) o pericolosi (che possano essere fonte di pericolo per l’uomo)”.

“In particolare la Giunta ha approvato la tabella che descrive il grado di problematicità dei possibili comportamenti di un orso e relative azioni da parte degli operatori”, prosegue Toniolo. “E si va da azioni leggere ad azioni energiche per limitare l’orso problematico!”

“Nel caso di M4 che oramai opera danni vicino anche alle abitazioni antropiche”, prosegue Toniolo, “penso che si possa attuare l’azione che prevede la “cattura con rilascio allo scopo di spostamento e radiomarcaggio”. Il grado successivo previsto dalla tabella del Piano (PACOBACE) è la “cattura per captivazione permanente” .

 

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