Lo ha fatto davvero. Non era solo una provocazione. Patricia Pizzati,  43 anni, ha mantenuto fede alla sua promessa di protesta e sabato mattina a Schio si è recata al mercato dove si è messa ‘in vetrina’ con un cartello ‘cerco lavoro’ insieme a 2 amiche nella stessa situazione.

Tante promesse nei giorni scorsi, solidarietà da associazioni, liste politiche e privati cittadini. Ma alla fine, alla faccia di tutte le buone parole, oggi, come rappresentanti del mondo del lavoro, si sono fatti vivi solo in 2.

 

“Prima è venuto il presidente di Confcommercio Guido Xoccato – ha spiegato Patricia Pizzati – e con molta cortesia ci ha detto che è penoso che la nostra società si sia ridotta a questo. Poi ci ha dato il suo appoggio morale e ha preso nota della situazione. Dopo di lui si è presentato l’imprenditore Giorgio Bottene, anche lui amareggiato per una protesta che può sembrare svilente. Pur non avendo bisogno di assumere è venuto ad esprimere solidarietà”.

Un segno di speranza che Patricia si aspettava sarebbe arrivato anche dall’amministrazione comunale.

“Anche se eravamo vicino al Comune – ha spiegato – non si è presentato nessuno dell’amministrazione. Capisco che non sta al Sindaco trovare un impiego, ma visto il tipo di protesta, che mirava a sensibilizzare gli animi verso il mondo della disoccupazione, mi sarei aspettata almeno una parola gentile, o un gesto di solidarietà da chi rappresenta la città”.

Tante persone si sono fermate davanti a Patricia e le sue amiche, semplici curiosi o passanti nella stessa situazione lavorativa, purtroppo nessuno è stato in grado di offrire un impiego alle 3 ragazze.

“Continueremo a cercare lavoro – ha commentato amareggiata Patricia Pizzati – E’ vero che sono rimasta delusa dal fatto che non si è presentato nessuno di coloro che avevano promesso aiuto. Ho capito che, come si dice sempre, tanti parlano ma al momento di agire in pochi lo fanno veramente. In ogni caso – ha concluso – è proprio in questi momenti di difficoltà che ci si deve aiutare e io ho la speranza che qualcuno sia in grado di farlo”.

 

Anna Bianchini

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