La storia aveva fatto il giro del paese che si spaccò in due, tra innocentisti e colpevolisti. Nessuno poteva riuscire a credere che quel padre all’apparenza così affettuoso e attento nei confronti della figlia, ne potesse abusare sessualmente. Si è conclusa ieri, con un patteggiamento a due anni di reclusione la turpe vicenda che ha avuto come vittima una diciassettenne di Valdastico, che circa due anni fa, denuncio’ di aver subito ‘morbose attenzioni’ da parte del padre, nei confronti del quale venne emesso, lo scorso anno, un provvedimento di allontanamento da casa richiesto dalla Procura di Vicenza.

 

L’uomo, del quale non sono state fornite le generalità per la tutela della vittima minorenne, venne interrogato e dinanzi al magistrato si dichiarò scioccato dalle accuse mosse dalla figlia. Non solo negò l’orrore di cui era stato investito, ma disse che la ragazza, molto probabilmente, si stava vendicando del fatto che lui fosse un genitore apprensivo, ansioso e anche severo al punto da limitare le sue uscite con il nuovo fidanzato.

In realtà, secondo l’accusa, pare che quella del padre che ieri ha scelto la via del patteggiamento, fosse un’autentica gelosia nei confronti dell’innamorato di quella figlia verso cui nutriva un sentimento ‘oltre natura’. Secondo quanto stabilito dalle indagini, l’uomo avrebbe abusato della figlia quando questa aveva appena otto anni. Lo avrebbe fatto anche quando ne aveva 16. Si tratterebbe di palpeggiamenti e non di rapporti completi.

La squallida vicenda si è conclusa ieri, al tribunale di Vicenza, con la decisione di patteggiare da parte dell’imputato che dovrà scontare 2 anni di reclusione.

di Redazione Thiene on line

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