“Mi dispiace sentire che il Pasubio è stato ancora una volta teatro di una tragedia che è costata la vita a una persona. E’ una montagna meravigliosa, ma come tutte le montagne ha i suoi punti pericolosi”. Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio, ha commentato così la tragedia che è costata la vita al  vicentino Enrico Valeri. Un piede in fallo e il 77enne è volato giù dal Boale del Baffelan sotto gli occhi dei suoi figli. Il classico incidente di montagna, in cui anche l’escursionista più esperto può incorrere in un incidente fatale, magari semplicemente tradito da una bellissimo giornata di sole che fa venire voglia di salire sempre più in alto verso panorami mozzafiato anche a costo di camminare su sentieri ripidi che si affacciano nel vuoto.

Ed Enrico Valeri la montagna la conosceva bene, non era certo uno sprovveduto. Chi condivideva quella passione  con lui non si dà pace perchè il 77enne era un alpinista sin da giovane. Ieri è morto per una caduta, che lo ha fatto precipitare. La sua salma è stata recuperata da un elicottero del Soccorso alpino. Non c’era già più niente da fare per lui. Una morte orribile sotto gli occhi dei due figli e del nipote.

“Il sentiero di arroccamento è sicuramente uno dei tratti più impegnativi della zona – ha spiegato Cunegato – e come tale è una zona rischiosa. Proprio per questo all’interno del progetto Va.Po.Re, cioè il progetto di sistemazione dell’area montana che riguarda i comuni di Valli, Posina e Recoaro, è inserita anche la manutenzione del sentiero di arroccamento. Il finanziamento regionale ottenuto grazie al progetto  porterà nei 3 comuni interessati la possibilità di lavorare sul territorio montano e in alcuni casi potremo mettere in sicurezza alcuni tratti di montagna”.
Ed è sempre la sicurezza dei percorsi di alta quota a tornare prepotentemente sotto le luci della ribalta quando ci si trova davanti a una tragedia come quella che è accaduta ieri sul Pasubio.
“La montagna offre paesaggi spettacolari – ha sottolineato Cunegato – ma bisogna sempre fare attenzione. Non mi stancherò mai di dire che anche i più esperti escursionisti devono stare attenti, informarsi sempre sui percorsi e se possibile usare attrezzature adeguate. Non bisogna temere la montagna – ha concluso – però non bisogna sottovalutare i sentieri pericolosi”.
A. Bia.

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