Non avrebbero mai voluto arrivare al punto da doverlo denunciare. Lui che era il loro nipote da proteggere, che aveva lo stesso loro sangue e che ora la vita aveva trasformato nel loro aguzzino. Bruno Munaretto, 24 anni, residente a Schio in via Nani, è stato arrestato ieri sera, dai carabinieri della stazione di Schio, che hanno liberato dall’incubo una coppia di anziani coniugi a cui il giovane, consumato dalla droga, estorceva 200-300 euro a settimana per comprarsi la ‘roba’.

Gli uomini del luogotenente Sergio Asciolla, d’accordo con le vittime, gli hanno testo la trappola nel tardo pomeriggio, dopo l’ennesima minaccia alla nonna, da cui pretendeva 200 euro. Munaretto è entrato in casa dei nonni con la solita arroganza, la solita violenza e le solite parole. ‘Dammi i soldi altrimenti vi ammazzo’. La nonna gli ha consegnato due banconote da cento euro, ma lui, prima di uscire, gli ha initimato anche la cessione di altre 10 euro. ‘Mi servono per la miscela allo scooter’. Fuori, ad attenderlo i carabinieri, che hanno risparmiato ai vecchietti costretti a quel gesto di denuncia che mai avrebbero voluto per il nipote, la scena delle manette. Bruno Munaretto si trova in carcere a Vicenza con l’accusa di estorsione. Ma deve rispondere anche di spaccio di stupefacenti perchè addosso, gli investigatori gli hanno trovato due dosi di eroina.

L’incubo per i due pensionati che erano arrivati a vivere di stenti per poter assecondare le richieste del nipote, che bussava alla loro porta con scadenza settimanale, sarebbe iniziato parecchi mesi fa. Il giovane si presentava in casa e chiedeva 200-300 euro. Inizalmente, alle domande dei nonni che chiedevano cosa facesse di tutto quel denaro, rispondeva che servivano per play station e cellulare nuovo. Poi, al diniego dei vecchietti di dargli i soldi richiesti, avrebbe iniziato a minacciarli, spaccando oggetti, prendendo a calci i mobili, a distruggere tutto quello che gli capitava sotto tiro. Sarebbe arrivato a minacciarli di morte e quando i due pensionati lo scongiuravano di calmarsi perchè avevano finito i contanti, lui non voleva sentire ragione. Un vero inferno per i due anziani, che si sono visti costretti a rivolgersi al luogotenente Asciolla, che Bruno Munaretto lo conosceva bene. Il 24enne scledense era già stato arrestato due volte per fatti di droga e nonostante gli arresti domiciliari, faceva il bello e cattivo tempo, ignorando gli obblighi imposti dai giudici. Una vita rovinata dalla droga, dalle pasticche e dalle crisi d’astinenza quando non aveva soldi. Da qui, le rappresaglie ai nonni materni, i più deboli della famiglia.

Non è stato facile per gli investigatori convincere i coniugi a denunciare il loro stesso sangue. Ieri sera però, dopo l’ennesima telefonata: ‘Sto arrivando, prepara i soldi altrimenti vi uccido’, la nonna non ce l’ha fatta più. E’ corsa in caserma dai carabinieri e in un pianto liberatorio ha chiesto aiuto perchè arrestassero quel nipote che ormai era diventato un caso impossibile.

Natalia Bandiera

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