Colpo grosso dei carabinieri della compagnia di Schio che hanno denunciato a piede libero due moldavi ed un ucraino, recuperando ingente refurtiva, proveniente da diverse cave della provincia di Vicenza.
Si tratta di SC 26enne, TV moldavo 25enne, e di HS 24enne ucraino. Sono accusati di furto aggravato e continuato e a loro i carabinieri sono arrivati dopo un’indagine scattata a seguito di denunce di furti.

In tutti i casi  che gli uomini del Capitano Vicenzo Gardin hanno messo a confronto, la dinamica sembrava simile. Da qui, la deduzione che ad agire fosse la stessa banda. Così i militari sono riusciti a fare luce su furti di carburante e attrezzature meccaniche costosissime asportate dai cantieri della ditta Baggio di Cartigliano. Di quello di qualche giorno dopo ai danni della ditta Bertacco Armando di Conco e quello ai danni della ditta Ceba di Cornedo. E ancora quello ai danni della ditta Empb di Schio, da dove erano stati trafugate 18 cisterne in plastica vuote della capienza di 1.000 litri cadauna, in via Lago Annone.
I tre sono anche sospettati di un furto di un autocarro, anche questo, ‘frutto’ di un raid notturno in un cantiere.
I carabinieri della compagnia di Schio hanno accertato che i tre malviventi agivano nel cuore della notte utilizzando un furgone Fiat Iveco, sul quale apponevano targhe austriache, anche queste di provenienza furtiva.
E se i tre ladri sono stati solo denunciati a piede libero, c’è almeno la consolazione che tutta la refurtiva è stata restituita ai titolari dei cantieri edili, che dopo la crisi economica, devono fare  anche i conti con la delinquenza.
N.B.

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