Thiene ha perso uno dei suoi Signorini. E’ mancato questa mattina all’alba a 65 anni dopo una malattia dal decorso fulminante Lucio Signorini, una delle colonne portanti della pasticceria thienese.

Nessuna avvisaglia del suo malessere, ma dopo aver visto il suo negozio di via Trieste chiuso per qualche giorno, il tam tam di voci era rimbalzato per le vie e le piazze della città e quel che si temeva si è rivelato la triste realtà.

Lucio Signorini, pasticcere con la passione del suo lavoro, amava circondarsi delle sue creazioni, nelle quali metteva tutto l’impegno e la dedizione che caratterizzava la sua professione.

‘Per far uscire qualcosa di buono – aveva detto poco tempo fa – la materia prima deve essere buona’.

E se la tecnologia e le materie prime di oggi permettono di lavorare paste e dolci con più facilità, Lucio Signorini amava ricordare: “Ogni prodotto di pasticceria deve essere preso e lavorato con le mani. Per essere un buon pasticcere oggi bisogna avere la passione dentro e la voglia di continuare a studiare e sperimentare utilizzando materie prime di qualità e ingredienti buoni. Bisogna sapere perché si usa una farina e non un’altra ed essere disposti a sacrificare le feste per deliziare i clienti’.

Non si sa ancora se a Thiene rimarrà aperta quella bottega con la ricetta della mitica Treccia d’Oro appesa alla vetrina come segno di storia locale. Quel che è certo, è che la figura alta e distinta di Lucio Signorini rimarrà nella storia della città con la stessa intensità con la quale ancora oggi Thiene ricorda l’Albergo Luna e gli gnocchi della Vera.

 

Anna Bianchini

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