Otto mesi, pena sospesa e scarcerazione. Convalidato l’arresto. Questo l’esito del processo per direttissima, che ha visto giudicati i 9 immigrati nordafricani che ieri erano stati arrestati a Cesuna, nel comune di Roana, dopo un ‘corpo a corpo’ con i carabinieri che erano intervenuti nell’albergo in cui sono accolti da settimane, dopo la loro protesta.
I profughi che si vedranno revocato  lo status di rifugiati nei prossimi giorni , ieri, avevano inscenato una protesta dai toni piuttosto accesi contro il personale della cooperativa che li gestisce. ‘Abbiamo freddo, ma soprattutto, vogliamo i nostri documenti’.

I toni nel pomeriggio, erano diventati forti e qualcuno ha chiesto l’intervento dei militari che arrivati a Cesuna, hanno cercato di sedare gli animi. La reazione dei nordafricani non è stata quella sperata, anzi, hanno iniziato ad agitarsi ulteriormente e si è arrivati allo scontro culminato con i carabinieri che hanno ‘caricato’ gli stranieri sulle auto per portarli negli uffici della caserma di Thiene, dove hanno trascorso la notte scorsa, rinchiusi nelle celle di sicurezza.
Stamattina, hanno chiesto scusa ai carabinieri spiegando che non volevano essere violenti, ma che sono esasperati per le lungaggini burocratiche che impediscono loro di avere i documenti . Il loro volere è quello di per poter andare via e lasciare l’albergo di Cesuna, per cercare fortuna in qualche altro paese disposto a dare loro lavoro.
Per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, hanno patteggiato una condanna a 8 mesi, con la  sospensione della pena.

N.B.

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