Una protesta pacifica, quasi ordinata . ‘I ‘forconi di casa nostra’, circa un centinaio, dimostrano civiltà nella protesta inscenata stamattina all’alba nei pressi del centro commerciale Carrefour , dove si procede con notevole rallentamento, ma si può passare. La manifestazione è rispettosa di tutti coloro che per esigenze lavorative o personali transitano nella zona. Nulla a che vedere, insomma, con i disordini di Torino, dove è stato impedito di lavorare ai commercianti.

 

‘Sono stato tra loro – ha spiegato Gildo Capovilla, commerciante di Cogollo del Cengio, che simpatizza per i ‘forconi dell’Alto Vicentino’ – un’esperienza forte che non dimenticherò mai. C’è di tutto in mezzo a quella gente disperata. Chi colpisce di più è il disoccupato, che non ha niente da portare a casa al proprio bambino nemmeno sotto le feste. C’è disperazione, ma ci sono storie di ogni genere. Impossibile non venirne colpiti’.

 ‘Andremo avanti ad oltranza – assicura Rosario Gaspari, thienese – siamo in tanti, con diverse problematiche e diverse categorie: dall’operaio all’imprenditore. Non ci resta che la protesta. Qualcuno, stamattina, ci ha detto che non dobbiamo manifestare così, che dobbiamo andare a Roma sotto i palazzi istituzionali. Che lì, dovremmo far sentire la nostra voce. Se andiamo in 4mila in questo momento – conclude Gaspari – non risolviamo niente. Dobbiamo essere qualche milione di persone per sperare di ottenere qualcosa. Nel frattempo, facciamo sentire la nostra voce così’.

Tre i presidi in questo momento a Thiene. Strada provinciale Nuova Gasparona, rotonda Decathlon e Ponte di Ferro (entrata e uscita). La Polizia locale sta snellendo il traffico mentre i carabinieri, competenti in materia di ordine pubblico, assicurano che i manifestanti sono molto collaborativi e per nulla intenzionati a creare disordini.

 

di redazione Thiene on line

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