Di furti di biciclette oramai se ne contano a decine ogni giorno, ma questo ha proprio fatto imbestialire un padre, che non ci sta proprio, dopo quanto è accaduto al figlio, in pieno giorno e davanti alla biblioteca di Thiene. Non tanto per il danno subito, ma per quelle quattro telecamere in bella mostra che non funzionano. ‘Oltre il danno, pure la beffa’.
Gregory Gasparella, residente a Zugliano, ma che lavora a Thiene, dove studia il figlio, si è recato in Comune a chiedere spiegazioni. Perchè quegli ‘occhi elettronici’, che in buono stato, avrebbero potuto assicurare alla giustizia i responsabili del furto della bici del figlio che era anche sigillata con un lucchetto alla recinzione metallica della biblioteca, sono piazzate senza lo scopo per il quale sono state posizionate? Che senso hanno allora se non per garantire sicurezza?
‘Ma i cittadini sanno che tutte quelle telecamere acquistate con le nostre tasse non funzionano?E soprattutto: perchè il Comune non provvede alla riparazione con l’escalation di furti che si è registrata ultimamente?’Scrive Gasparella, che ci ha inviato una lettera in redazione per denunciare quanto accaduto. ‘I ragazzi vanno in biblioteca per studiare – continua – non è possibile che debbano stare con l’ansia di subire il furto del mezzo con cui si muovono’.
Gasparella non si è fermato e dopo l’episodio denunciato alla Polizia Locale Nevi, si è recato in Comune per essere ricevuto dal sindaco Gianni Casarotto e dall’assessore alla Sicurezza Alberto Samperi. ‘Non li ho trovati, ma ho scritto una lettera per esprimere il mio sdegno sul disagio che stiamo subendo. Non dico che le telecamere possano risolvere questa vera e propria emergenza sicurezza, ma se almeno funzionassero, i ladri avrebbero vita più difficile. Invece, possono agire indisturbati dato che non vengono nemmeno ripresi. Se quelle 4 telecamere erano in buono stato forse i vigili, ai quali va comunque un plauso per tutto quello che fanno tutti i giorni, sarebbero potuti risalire all’identità degli autori del furto della bici di mio figlio. La mia denuncia non è a titolo personale, ma rappresenta lo stato di insicurezza che l’amministrazione deve comprendere, garantendo la tutela dei luoghi frequentati dai giovani con adeguata sorveglianza’.
N.B.
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