Droga e l’alto vicentino. Un territorio vasto dove lo smercio di sostanze stupefacenti sembra non  conoscere crisi. “Su 100mila abitanti, l’1% è consumatore e compra una volta la settimana”.  Un dato che denuncia la diffusione delle sostanze stupefacenti sul territorio. Un mercato che punta sempre più sui giovani e per il quale il Comandante Giovanni Scarpellini, alla guida dei Comandi di Polizia Locale di Thiene e Schio, inasprisce il controlli, anche con al fianco la Questura di Vicenza.

Indagini condotte a ‘squadra mista’ a Schio con  la Polizia di Stato al fianco di tre pattuglie della Polizia Locale Altovicentino. Con loro anche l’unità cinofila antidroga di Padova.

Un controllo straordinario, battendo a tappeto i punti caldi dello smercio di sostanze stupefacenti nella città di Schio, maggiormente frequentate dai giovani. Dalla stazione degli autobus e dei treni, ai parchi Valletta e Castello, sino allo skate park. Col naso infallibile del cane antidroga della Polizia di Stato che, allo skate park, ha scovato 4 piccoli pezzetti di hasish. In tutto 6 grammi, frettolosamente gettati a terra da un gruppetto di ragazzi quando si sono accorati degli uomini in divisa.  Anche alla stazione dei treni il fiuto del cane non ha sbagliato colpo, portando alla segnalazione in Prefettura di un 21enne, trovato in possesso di uno spinello.


pusher, profughi e con l’avvocato
Ma se da parte di tutte le forze dell’ordine aumenta il lavoro, al fine di contrastare lo spaccio, manca quella pena certa e sicura, che potrebbe stroncarne o quanto meno rallentare il mercato. Una piazza della droga che, negli ultimi anni, vede una manovalanza straniera prevalente, ricercata soprattutto tra i profughi. “Persone sfruttate, che sul suolo italiano non hanno una permanenza fissa- spiega il Comandante Giovanni Scarpellini – Alle loro spalle un’organizzazione complessa, che sfrutta le condizioni precarie di queste persone, con permessi di soggiorno di protezione, offrendo anche la protezione legale quando vengono fermati”.
Pusher ben istruiti, che arrivano e che sanno bene come muoversi. Dove prendere la droga e quali le zone calde per smerciarla. Pur col continuo lavoro della forze dell’ordine, a ripulire le strade dell’alto vicentino dagli spacciatori, questi non mancano mai. Via uno, sotto un altro. “Cambiano le facce, ma le funzioni sono sempre le stesse – continua Scarpellini – Uno la fotocopia dell’altro a piazzare sostanze stupefacenti”.

dosi ridotte e sconto di pena
Stupefacenti che finiscono sempre più nelle mani dei più giovani, non facendo mai scendere la percentuale dei consumatori che, ma è un dato precauzionale, si aggira sull’1%. “Su 100mila abitanti, mille sono i consumatori che una volta alla settimana acquistano sostanze stupefacenti – spiega Scarpellini – In un anno 52mila i reati di spaccio”. Una cifra che la dice lunga sul lavoro che le forze dell’ordine devono fare sul territorio, per consegnare alla magistratura lo spacciatore di turno. Che, prevalentemente, resta a piede libero e diventando uccel di bosco. Al posto suo, in un batter di ciglio arriva il sostituto.
“Questo perché manca l’inasprimento della pena per ridotte, o esigue, quantità di sostanza stupefacente – spiega ancora Scarpellini – Con l’articolo 73, del drp 309/90, sono stati introddoti gli sconti di pena per chi viene trovato a spacciare quantità esigue. Poca quantità di sostanza stupefacente, che dovrebbe essere soggetta ad analisi, che crea difficoltà procedurali”. Una normativa,quindi, che ha stroncato la messa in campo di provvedimenti restrittivi da parte di un giudice, nonostante il responsabile venga identificato e denunciato.

Ai giovani, sopresi ad acquistare della sostanza stupefacente, il passaggio di rito negli uffici dei Comandi di Thiene e Schio. “Non sono di certo lieti di essere stati beccati-conclude Scarpellini- Non festeggiano di certo e qualcuno ci rimane male quando c’è l’intervento dei genitori, che dobbiamo chiamare se sono minorenni”.

Paola Viero

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