Quando i finanzieri sono entrati in quella casa di Malo hanno capito subito che lì si lavorava come schiavi e si dormiva. E’ stata battezzata ‘Citrus reticulata’, l’operazione  della Guardia di Finanza che ha scoperto un laboratorio tessile con 20 postazioni di lavoro, oltre a  tre dormitori annessi. Il tutto senza un minimo di igiene e sicurezza per chi lì non lavorava, ma era un vero e proprio ‘prigioniero del lavoro’.

Il blitz dei militari della tenenza di Schio è scattato assieme agli ispettori del lavoro di Vicenza. Raccapricciante la scena dinnanzi ai loro occhi. Tra il materiale da lavoro, sporcizia infinita e nessun rispetto per quelle vite umane che lì dentro dovevano produrre.

L’abitazione-laboratorio da Malo che era in gestione ad alcuni cittadini cinesi, è stato sottoposto a sequestro. Denunciata la titolare una 47enne, che risulta indagata per omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e non conformità dei luoghi di lavoro.
Dei fatti è stata informata anche la Procura dei Minori, dato che in quell’immobile erano presenti anche i tre figli minorenni della donna.

di Redazione AltovicentinOnline

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