Il direttore generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza si dichiara romantico e positivo e spera che il personale sanitario che non si è ancora vaccinato, lo faccia prima che venga recapitato il provvedimento di sospensione. 155 le contestazioni inviate a personale che con i solleciti delle scorse settimane, aveva fatto orecchio da mercante. Dalle pagine del Giornale di Vicenza lancia un appello agli irriducibili, quel personale sanitario che non si è ancora voluto vaccinare e che rischia la sospensione fino al 31 dicembre con stipendio decurtato.
Oltre ai 155 avvisi, l’ultima chiamata, dopo la quale scatterà la sospensione prevista dalla legge, ci sarebbero oltre 70 raccomandate, che i destinatari non hanno firmato, come se non l’avessero avuta recapitata.
Dalle pagine de Il Giornale di Vicenza oltre a snocciolare i numeri dei no vax dell’Ulss 7 , il dg Bramezza parla delle ripercussioni che ci sarebbero con la sospensione di questo personale non vaccinato. ” Ci saranno conseguenze a cascata. Saremo costretti a richiamare gente dalle ferie e ci sarà un lavoro straordinario da fare “.
Intanto è stato affidato l’incarico al direttore del dipartimento di prevenzione, igiene sicurezza Liviano Vianello, che avrà il compito di inviare i provvedimenti di sospensione nei confronti degli operatori sanitari che lavorano per l’Ulss 7, a vario titolo, anche con contratti indiretti.
Va ricordato che il percorso è stato avviato il mese scorso quando il vaccino è diventato obbligatorio per legge. In tutto sono state valutate le posizione di 1400 addetti ai lavori. Oltre 1000 soggetti nel giro di poche settimane si sono messi a norma vaccinandosi. Ma ci sono anche quelli che hanno prenotato la prima dose di vaccino e non si sono mai presentati. Qualcuno li chiama ‘furbetti’, in realtà si tratta di un comportamento che costringerà i colleghi ad una mole di lavoro alla quale si dovrà fare fronte per garantire i servizi essenziali che comunque vanno dati ai cittadini. Non c’è solo l’emergenza Covid di mezzo, ci sono altre patologie, emergenze. Il medico e l’infermiere non vaccinato che sarà sospeso, andrà ad aggravare la già cronica carenza di personale, che allunga le liste d’attesa in tutti i reparti. Secondo quanto si apprende, c’è ancora una settimana di tempo poi scatterà la sospensione dal lavoro senza retribuzione.
“Sono anche un romantico e non perdo la speranza che questi dipendenti alla fine ci ripensino-è il commento che si legge sul Giornale di Vicenza del dg Carlo Bramezza-spererò fino alla fine e mi dispiacerà davvero quando, la settimana prossima, dovrò firmare le sospensioni esecutive. Non capisco il perché di queste scelte, che avranno ricadute importanti su tutte le organizzazione aziendale. Per sostituire dipendenti contrari al vaccino dovremmo, infatti , richiamare personale dalle ferie e caricare ulteriormente chi sta lavorando senza sosta già da oltre un anno. Poi ci saranno gli effetti sui servizi all’utenza, per i quali dobbiamo prevedere dei ritardi. Tutto questo accade in un momento in cui il virus sta riprendendo forza , con contagi in costante aumento. Spero che ci ripensino e che scelgano il rispettare il criterio base del loro lavoro, che consiste nel dovere di non mettere in pericolo la salute dei pazienti’.
di Redazione AltovicentinOnline