Ladri all’ex ospedale di Schio  portano via la macchinetta dei ticket con dentro 5mila euro. E’ caccia aperta alla banda.

L’amara scoperta è stata fatta lunedì mattina, dal personale del distretto 2 alto vicentino, pochi minuti prima dell’apertura quotidiana. Lo sgomento quando si  sono accorti dello spazio vuoto dove, sino a venerdì scorso, c’era la cassa automatica.

Un raid in piena regola ad opera, a quanto pare, di professionisti del crimine. Avrebbero agito incappucciati e ben attenti a celare la targa dell’auto usata per il furto.  Due notti fa si sono introdotti nella struttura sanitaria, in via De Lellis a Schio, con velocità e seguendo un piano ben studiato a tavolino che, al momento, danno ai malviventi due giorni di vantaggio sugli investigatori.
Dai primi riscontri tutto sembra fare intendere che sapevano della presenza delle telecamere di sorveglianza ma, soprattutto, degli orari dei giri di controllo della guardia di sorveglianza privata.

Beffano vigilanza privata
L’una di notte. Questo l’orario registrato dal sistema di videosorveglianza, quando l’occhio elettronico ha immortalato un’auto station wagon avvicinarsi all’ingresso dell’ex ospedale, con la banda che ne scende ed armeggia sulla porta d’ingresso. In pochi minuti sono riusciti ad intrufolarsi ed uscire, portando via di peso la cassa automatica, caricandola sulla macchina per poi allontanarsi in cerca di un posto dove scassinarla indisturbati.
Ma prima di andarsene avrebbero anche cercato di camuffare il loro passaggio, richiudendo per bene la porta d’ingresso dell’ex ospedale e senza lasciare alcun segno visibile di forzatura. Tutto sarebbe sembrato in ordine, infatti, quando la vigilanza privata è arrivata più tardi.
“Conteneva 5mila euro – spiega il direttore amministrativo del distretto 2 alto vicentino, Alessandra Corò – E’ dotata del dispositivo  ‘macchia soldi’ e quando avranno tentato di scassinarla, le banconote devono essersi macchiate in maniera indelebile”.

Sulle tracce dei ladri i carabinieri di Schio, con gli uomini del Capitano Jacopo Mattone che stanno visionando i filmati. Ore di fotogrammi consegnati stamane negli uffici di via Maraschin, alla ricerca di ogni dettaglio prezioso per le indagini.

P.V.

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