Sembra che l’unico modo per placare la ‘mania’ nei confronti dell’ex compagna, siano le sbarre di una cella. Roberto Bernardi, 52enne di Schio, è stato arrestato e portato in carcere, dopo avere evaso i domiciliari.  La minacciava e  la perseguitava, arrivando anche a dare fuoco all’auto di lei.

Una vera e propria persecuzione quella di Bernardi nei confronti di una 35enne, con la quale avrebbe avuto una  breve relazione. Un capitolo chiuso che non avrebbe accettato, arrivando a molestarla su più fronti. Non solo il fiume di messaggi a sfondo sessuale, e ricattatorio, durato per più di un mese. A mettere paura alla donna le minacce, non troppo velate, sfociate nelle fiamme che hanno divorato la sua auto.
Un rogo che fece capire alla vittima quanto pericoloso fosse Roberto Bernardi. Da lì la richiesta d’aiuto della donna ai carabinieri della Stazione di Schio. Col lavoro d’indagine svolto dai militari, la Procura berica impose all’uomo il  divieto di avvinarsi a lei. Infine i domiciliari.
Provvedimenti che restarono comunque indifferenti a Bernardi. Nella sua mente solo lei e quella delusione d’amore a cui non si arrendeva. Un sentimento malsano che generava ancora minacce.
Di lasciarla stare non ne ha voluto sapere. Continuando a perseguitarla, braccandola. Facendole vivere un incubo. Temendo ogni qualvolta usciva di casa di trovarselo faccia a faccia. Non poche, infatti, le testimonianze raccolte dai carabinieri che parlavano di quell’uomo che entrava e usciva dalla propria abitazione, come nulla fosse.
Un uomo pericoloso, che andava fermato e per il quale la Procura ha deciso il carcere. Il gip, visto l’aggravarsi del suo comportamento, oltre all’evasione dai domiciliari, ha deciso che Roberto Bernardi deve andare in carcere. Lontano e controllato dalla 35enne. Ieri i carabinieri hanno messo le manette a Roberto Bernardi, portandolo in carcere a Vicenza.

di Redazione AltovicentinOnline

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