«Questo tipo di disposizioni avranno importanti ripercussioni sugli spostamenti delle persone, soprattutto di chi lavora. Come Comune non ci resta che applicare materialmente quanto disposto dalla Regione mediante lo strumento dell’ordinanza, ma sarebbe stato più opportuno aprire un confronto realmente partecipato con i sindaci del territorio prima di arrivare ad emanare misure tanto incisive da applicare in fretta e furia». Sono le parole dell’assessore all’ambiente Alessandro Maculan in merito alla stretta contro l’inquinamento atmosferico della giunta regionale in seguito alla condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea per i continui superamenti dei livelli di polveri sottili. La Regione Veneto, infatti, ha disposto un pacchetto di misure straordinarie per il miglioramento della qualità dell’aria, che devono essere applicate dai Comuni.

In primis vi è la proroga delle misure antismog al 30 aprile, anziché dal 1° ottobre al 31 marzo. Tra le misure più significative per i Comuni dell’agglomerato Vicenza con più di 30mila abitanti vi è il divieto di circolazione dei veicoli privati fino a Euro 4 diesel nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30, già in allerta verde. Divieto che viene esteso alle auto private euro 5 diesel in allerta arancione e ai veicoli commerciali leggeri euro 5 in allerta rossa. Ma non è l’unica novità: per quanto riguarda l’ambito del riscaldamento fino al 30 aprile sarà sempre in vigore il divieto di utilizzare generatori a biomassa con una classe di prestazione emissiva inferiore alle 3 stelle (e non più 2 stelle). Confermati, inoltre, i divieti di abbruciamento e di spargimento liquami utili alla fertilizzazione dei terreni agricoli.

«Secondo le disposizioni della Regione queste misure dovranno essere applicate su tutto il territorio comunale e non più limitate a determinate aree del Comune come avveniva finora. Per una città come Schio che attrae un flusso importante di veicoli per la sua vocazione industriale il blocco dei veicoli privati euro 4 diesel in allerta verde può diventare davvero problematico – prosegue Maculan -. Al momento abbiamo recepito queste disposizioni con una specifica ordinanza, ma stiamo lavorando per capire quali deroghe possiamo ottenere. Un lavoro basato su dati oggettivi e specificità territoriali avvalorate dal fatto che che i dati di qualità dell’aria, anche con riferimento alle PM10, registrati a Schio dalla centralina ARPAV, sono notevolmente migliori rispetto a quelli della maggior parte delle altre stazioni della rete regionale di monitoraggio. Negli ultimi anni, infatti, sono sempre stati rispettati i limiti di legge sia per quanto riguarda il valore medio annuale che il numero di giorni di superamento della soglia di 50 microgrammi/metro cubo».

Per aprile 2021 il divieto di circolazione degli euro 4 in allerta verde sarà limitato comunque a via Capitano Sella, tratto compreso tra p.zza Almerico da Schio e p.zza Rossi, P.zza Rossi, vicolo della Giasara, via Cavour -tratto da intersezione con via Btg. Val Leogra a intersezione con via Gorzone, via Carducci, P.zza IV Novembre, via Btg. Val Leogra -tratto compreso tra p.zza Rossi e via Marconi, via Gorzone -tratto dal termine dei posti sosta auto fronte palazzo Boschetti fino ad intersezione con via Carducci. «Questa limitazione è prevista dal fatto che il divieto per gli euro 4 in allerta verde scatterà una volta terminato lo stato di emergenza da Covid-19 che ad oggi è fissato al 30 aprile – spiega Maculan-. Come Amministrazione siamo i primi promotori di un miglioramento della qualità ambientale del nostro territorio, ma ribadiamo che questo tipo di misure sono penalizzanti per i cittadini e “mollano” ai comuni tutte le responsabilità. Non è questo il modo giusto o per lo meno non è l’unica soluzione. Per risolvere il problema delle polveri sottili sono necessari provvedimenti più ampi e strutturati che contemplino iter partecipati e forme di forte incentivazione per l’implementazione dei trasporti pubblici locali, oltre a un importante sostegno alla transizione ecologica nel settore privato».

La nuova ordinanza firmata oggi dal Sindaco, valida fino al 30 aprile, comprende anche:

  • l’obbligo di spegnimento degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico, degli autoveicoli per soste in corrispondenza a impianti semaforici e passaggi a livello, dei treni e/o locomotive con motore a combustione nelle fasi di sosta

  • il divieto di combustione delle biomasse (c.d. abbruciamento) dei materiali vegetali/ramaglie;

  • l’obbligo di riduzione delle temperature massime per il riscaldamento civile a 19°C (con tolleranza di 2°C) nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali, ad esclusione di case di cura e/o riabilitazione, ospedali e case di riposo;

  • il divieto per i titolari/gestori degli esercizi commerciali di mantenere costantemente aperti gli accessi verso i locali interni e quindi, di mantenere chiuse le porte che, dall’esterno, danno accesso a detti locali. 

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