Quando i militari sono entrati hanno trovato  sacchi di grosse dimensioni contenenti materiale di risulta (nylon, bombolette spray esauste, carta, plastica) depositati alla rinfusa, non protetti dall’azione degli agenti
atmosferici e depositati su suolo vegetale, tra i quali è stata accertata la presenza ingente materiale potenzialmente pericoloso (scarti di lana di roccia/vetro da isolamento).I militari della Compagnia di Schio, con il personale dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, hanno effettuato un blitz  ispettivo in un’area aziendale di proprietà di un’impresa edile scledense.

Gli investigatori hanno  sequestrato ben 16 sacchi contenenti materiale di risulta, l’area nella quale erano stati illecitamente stoccati e hanno denunciato  2 persone ritenute responsabili.
“Si tratta, complessivamente, di interventi che mirano ad assicurare alla collettività tutta, nonché agli onesti imprenditori, operatori economici e lavoratori un periodo di tranquillità nel pieno della legalità economico finanziaria ivi inclusi quelli legati alla violazione della normativa ambientale, suscettibili di compromettere l’habitat naturale e le bellezze paesaggistiche vicentine e che proseguiranno ulteriormente nelle prossime settimane – hanno spiegato i militari della Guardia di Finanza – .  Si rappresenta che, con riferimento alle ipotesi penalmente rilevanti, in ossequio al principio della presunzione di
innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.

di Redazione AltovicentinOnline (la foto è d’archivio e non si riferisce al sequestro scledense)

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