Contro l’autostrada Pedemontana e contro la banca Intesa San Paolo, “responsabile di grandi finanziamenti nell’industria estrattivista e delle armi”.
Erano oltre 250 gli studenti dell’Alto Vicentino che questa mattina, venerdì 9 ottobre, in occasione del sesto sciopero nazionale per il clima indetto da Fridays fo Future, si sono ritrovati in piazza Rossi.
Numerosi gli interventi per sottolineare le problematiche ambientali e scolastiche con particolare attenzione alla questione territoriale e pandemica.
Gli studenti hanno messo in luce sia le devastazioni ambientali territoriali date dalle grandi opere autostradali come A31 e Pedemontana sia problematiche legate ai trasporti pubblici inefficienti e a questioni scolastiche.
Per dimostrare contro Banca Intesa San Paolo, ritenuta responsabile di elargire finanziamenti all’industria delle armi e dell’estrazione, gli studenti hanno sanzionato simbolicamente una filiale della Banca.
Intento della manifestazione la richiesta di programmi scolastici di sensibilizzazione ambientale, una didattica in presenza sicura e accessibile a tutti, riflessioni all’interno degli istituti sulla correlazione tra pandemia e crisi climatica. La piazza studentesca non ha manifestato solo per il clima ma si è chiaramente posizionata all’interno di un ambito e attento sfondo di lotta sociale per i diritti di tutte e tutti come la lotta antirazzista, antifascista, anitcapitalista, antispecista e per la comunitá LGBTQ+. Gli studenti si sono dati appuntamento alla prossima assemblea di Fridays for Future promettendo che la loro lotta ambientale si intersecherá con quella studentesca.