Non c’è speranza, al momento, data la mancanza di medici, di poter avere il servizio di guardia medica e dal primo dicembre, gli abitanti dell’Alto Vicentino potranno contare solo su Santorso  oltre al presidio di Arsiero. Per quanto riguarda l’Altopiano, sarà garantita  ad Asiago, ma rimarrà quella di Enego. Significa, che dal mese prossimo, non esisterà quella presente a singhiozzo a Schio, nè quella all’interno del Boldrini di Thiene. Proprio così: due realtà grandi come Thiene e Schio non avranno un servizio di guardia medica.

31 medici su 73 sono davvero troppo pochi per tenere aperti i punti di emergenza notturni e non c’è alternativa: bisogna razionalizzare le risorse professionali troppo scarse, ma, ci ha tenuto a sottolineare il dg Carlo Bramezza, si tratta di un provvedimento d’emergenza, non di un assetto definitivo. Dobbiamo crederci?

‘Speriamo che Babbo Natale quest’anno, arrivi con una slitta carica di medici, siamo sotto organico e non avevamo alternative’. Ha detto il manager dell’Ulss7.

Altro che polemiche a Schio sul cartello che preannunciava l’assenza del medico di guardia, dal primo dicembre non si potrà contare sul servizio nemmeno occasionalmente. Tutto chiuso. Chi avrà bisogno, dovrà recarsi a Santorso e anche per Thiene è un brutto colpo, dato che non si erano registrati mai grossi problemi al presidio del Boldrini.

Il nuovo assetto è stato illustrato oggi, lunedì 29 novembre, nel corso della conferenza dei sindaci del distretto 1 e 2, ma nessuna comunicazione ufficiale è arrivata da parte dei sindaci dell’Alto Vicentino, che si spera avvisino le cittadinanze di quanto sta accadendo.

A Malo, la situazione è drammatica, dato il trasferimento dell’ultimo medico di famiglia e l’ingolfamento dei colleghi, che sono disponibili solo per la prescrizione dei farmaci salvita. Si può solo immaginare il disagio di molte famiglie di un paese, il terzo per grandezza dell’Altovicentino, che dal primo dicembre, non potrà nemmeno più contare sul medico di guardia di Schio. Per delle ricette dovrà andare a Santorso e sembra paradossale essersi ridotti in questo modo. Inevitabile pensare agli anziani, che per un malore, ma anche per una prescrizione medica, in mancanza del medico di famiglia, dovranno andare in ospedale. Sembra miracoloso, in questa riorganizzazione delle guardie mediche, che sia rimasto aperto il presidio di Arsiero, sul quale potrà contare la popolazione della Valle dell’Astico, dove i medici di famiglia sono assenti in paesi interi e la popolazione è soprattutto anziana.

‘Siamo consapevoli della gravità della situazione – ha detto ai microfoni di Tva il sindaco di Bassano Elena Pavan, che si sta battendo per la riapertura prossima dei presidi di Conco Lusiana e della Valbrenta – , ma non c’erano alternative’.

Nessun comunicato stampa, nessuna dichiarazione da parte dei sindaci dell’Altovicentino, che si spera, nelle prossime ore informino le cittadinanze su come comportarsi in caso di necessità dal primo dicembre.

N.B.

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