Conosce la donna online. Lei però abita all’estero e per andare da lui le servono i soldi per il viaggio. Qualche migliaio di euro che lui le invia pur di conoscerla e dare finalmente un volto a chi gli sta facendo vivere un’emozione. Un sentimento però nato sotto la stella del raggiro perché, oltre il monitor, non c’era la sua amata ma tre nigeriani che i Carabinieri di Schio hanno rintracciato e denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per reato di truffa in concorso.

La truffa ‘Romance Scam’. Le indagini dei militari dell’Arma di Schio sono partite lo scorso gennaio quando l’uomo si è rivolto a loro. Raccontando di quanto fosse successo. I contatti online, l’amicizia che nasce con una donna che vive all’estero. Una conoscenza via social che, per l’uomo, sfocia in un sentimento. Nasce così la voglia di conoscerla ma lei non ha i soldi per il viaggio e l’uomo glieli manda. Invio di denaro che mette la pietra tombale sopra ogni sogno dell’uomo: l’amata sparisce e ogni contatto resta muto. Il lavoro investigativo dei carabinieri di Schio ha consentito di risalire a questa ‘donna’ in realtà mai esistita. Dietro il suo falso profilo  3 persone, autori della truffa e tutti di nazionalità nigeriana e di età compresa tra i 24 ed i 35 anni, dimoranti in Italia.  Per questo i tre sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza per l’ipotesi di reato di truffa in concorso.

Attenzione alla truffa romantica, i consigli dei Carabinieri. ‘Questo è un classico caso di truffa definita Romance Scam (truffa romantica). Si tratta di un raggiro che va a colpire la sfera dei sentimenti, ferisce il desiderio di felicità, lasciando nella vittima l’amaro in bocca per essere stati manipolati nel peggiore dei modi. In generale, i truffatori contattano la vittima sui social, inviando una richiesta di amicizia ed utilizzando immagini di uomini o donne molto avvenenti che si presentano spesso come imprenditori o militari in servizio in Paesi territori di guerra, o comunque con posizioni lavorative di alto livello, e che fanno credere alla vittima di essere single, vedovi o separati. Iniziano i primi scambi di messaggi che si intensificano nel tempo arricchendosi di particolari sempre più intimi sulla propria vita. Si comincia così a creare un legame con il truffatore. Dopo aver instaurato questo falso rapporto di “amicizia” virtuale, i truffatori cominciano a chiedere denaro, accampando una serie di motivazioni fantasiose legate a gravi motivi di salute o alla voglia di acquistare i più svariati titoli di viaggio per raggiungere la vittima, incontrarla e, perché no, comprare una casa dove vivere insieme. La vittima di turno, che ormai dipende emotivamente da quel legame e da quei messaggi, pensa che il suo interlocutore provi un sincero sentimento nei suoi confronti, che si trovi veramente in difficoltà, iniziando pertanto ad assecondare le richieste con l’invio di denaro’.

P.V.

 

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