Un inizio di giornata al liceo Corradini di Thiene fuori dall’ordinario, con tutti gli studenti chiamati a raccolta dalla dirigente scolastica Marina Maino: “Per una scuola unita, che sa trovare stimoli”. Fare squadra per reagire al furto di circa 3mila euro, subito una settimana fa, in una classe quarta dello scientifico nella succursale di via Carlo del Prete.
Un gesto ignobile messo a segno mentre l’aula era vuota, con gli studenti impegnati nell’ora di educazione fisica. Giovani sgomenti al loro rientro quando hanno capito cosa era successo. Volatilizzati alcuni cellulari ed una busta che conteneva 396 euro, frutto della loro autotassazione per comperarsi la felpa col logo del liceo. “Una scoperta iniziale forte e sentita- racconta uno dei due rappresentanti di classe, incaricati nella raccolta dei soldi – Subito abbiamo avuto una grande difficoltà a prendere il fatto nella maniera corretta. Ma ora ci sentiamo supportati da tutto il liceo”, ha concluso il giovane studente, ringraziando le centinaia di ragazzi e ragazze che lo ascoltavano.

Di fronte agli studenti, che riempivano il cortile di via Milano, la dirigente Maino ha ribadito quanto sia necessario, di fronte “al fatto vergognoso, che non possiamo assolutamente accettare”, scacciare l’illegalità partendo anche da un ambiente scolastico. Un messaggio, il suo, già anticipato anche alle famiglie con due circolari uscite qualche giorno fa, lanciando l’iniziativa solidale nei confronti della classe dove è andato in scena il furto. “Diamo 1 euro a testa affinché il vostro progetto delle felpe possa continuare a realizzarsi  -ha continuato Marina Maino, sottolineando che non sarà un obbligo ma – un’azione volontaria perché, se siamo uniti e solidali, possiamo portare avanti l’idea che avete avuto”.

“Il liceo c’è di fronte al problema del singolo”.  Come una grande famiglia lo farà supportando la classe derubata, con la raccolta per sabato 19 gennaio, per chi si sentirà di farlo tra i 1044 studenti, i 114 docenti e le 29 persone impiegate nell’istituto tra il personale ata.
“Il Corradini condanna ogni forma di illegalità”. E’ categorica la dirigente Maino, non mancando anche di ricordare ‘ai suoi ragazzi’ che  “se c’è un problema si può risolvere, l’importante è non chiudersi e fare rete, essendo solidali con chi ha un problema”.

Dal punto di vista delle indagini alla Compagnia dei Carabinieri di Thiene il lavoro continua, ma servono anche le denunce. Ad ora solo uno degli studenti, che non ha  ritrovato il proprio cellulare in classe, si è rivolto ai militari dell’Arma. “Denunciate cosa vi hanno portato via  – rinnova ancora l’invito Maino a quei ragazzi che ancora non si sarebbero rivolti ai carabinieri- Così potete mettere nelle condizioni di agire le forze dell’ordine”.

Paola Viero

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