Thiene farà la propria parte ed è pronta ad accogliere una famiglia proveniente dall’Afghanistan. Si tratta di madre, padre e quattro figli, che troveranno ospitalità in uno degli appartamenti riservati ai profughi. A comunicarlo stamattina, è stato il sindaco Giovanni Casarotto, che ieri sera, è stato contattato dalla Prefettura di Vicenza perchè il comune di Thiene, come già stanno facendo molti altre realtà italiane, metta a disposizione alloggi disponibili per l’emergenza umanitaria. Non è escluso che altri comuni dell’Alto Vicentino seguano le orme di Thiene .

La famiglia, che è già seguita da una cooperativa, è molto provata e dovrà affrontare un periodo di quarantena obbligatorio previsto per ogni viaggiatore che arriva dall’estero.

Casarotto: ‘Abbiamo il dovere di dimostrare nei fatti la nostra disponibilità all’accoglienza’

‘Sono in contatto con la Prefettura da ieri sera – ha spiegato il primo cittadino di Thiene – , si tratta di un nucleo familiare completo, ma sono persone molto destabilizzate psicologicamente. Hanno bisogno di serenità, di sentirsi al sicuro e di ambientarsi. L’appartamento messo a loro disposizione è arredato e dotato di tutti i beni necessari per farli sentire un pò a casa. La notizia mi ha preso un po’ alla sprovvista anche perché oggi pomeriggio  era già programmato da giorni un incontro tra i Comuni maggiori della nostra Provincia con il Prefetto per definire, appunto, i dettagli e le disponibilità per l’accoglienza dei profughi afghani. Ciò detto credo che come Città di Thiene abbiamo il dovere di dimostrare nei fatti la nostra disponibilità all’accoglienza e anche sulla scia di quello che ha detto nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la solidarietà si deve dimostrare con azioni concrete e non solo a parole. Do dunque il benvenuto, a nome dell’intera città di Thiene, a questi primi sei profughi afghani che ospitiamo ben volentieri.  – ha concluso Casarotto – Nel pomeriggio ovviamente avrò modo con gli altri Sindaci e il Prefetto di capire meglio la situazione complessiva e in particolare come avverrà la distribuzione a livello provinciale dei profughi. Non trovo opportuno in questa fase dare notizie più puntuali sulla dislocazione di questa Famiglia Afghana, perché ritengo che abbiano bisogno di essere lasciati tranquilli, considerando quello che hanno passato in questi ultimi giorni. Dobbiamo rispettare la loro privacy. Avremo occasione di riceverli e ascoltarli fra qualche giorno quando si saranno ambientati’.

 

La famiglia che arriverà a Thiene è una delle tante che di fretta e furia hanno dovuto lasciare una terra ormai ostaggio dei talebani del terrore. Molti, accolti in altre città italiane, raccontano che non hanno avuto il tempo di portare con sè grandi cose, altri, hanno racimolato qualche soldo, ma le immagini immortalate dai reporter italiani in questi giorni, raccontano tutto il dramma di chi si è dovuto salvare la pelle per sfuggire alla violenza . Persone dallo sguardo perso nel vuoto, smarrito e impaurito, che stanno ricevendo sostegno psicologico dalle organizzazioni umanitarie, dalla Croce Rossa alle associazioni che in questo momento stanno collaborando per dare un contributo per un’emergenza epocale. Bambini, anche bambini piccoli, che si sta cercando di mettere in salvo in una corsa contro il tempo.

N.B.

 

 

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