Un raid nello spogliatoio del PalaCeccato di Thiene mentre le giovani atlete del Real Thiene calcio a 5 si allenano in campo. La scoperta fatta da una di loro con un bilancio amaro: rovistati gli zaini, spariti soldi e cellulari. Sul raid di mercoledì sera indagano i Carabinieri.

Il furto si è verificato mercoledì 25 novembre, tra le 18.30 e le 19, in uno degli spogliatoi del palazzetto dello sport di Thiene. “Ci alleniamo fino alle 20 ma una mia giocatrice se ne è accorta verso le sette di sera, quando ha lasciato il campo per andare in bagno-spiega Fide Davò, presidente e coach della squadra -Ha capito subito che qualcosa non andava, notando gli zaini messi alla rinfusa. Controllando il suo ha visto che era sparito il cellulare oltre a della moneta che aveva con sé”. Stessa sorte per altre sue compagne di squadra. In tutto il ladro ha fatto razzia di 4 cellulari e 3 portafogli: questi ultimi ritrovati qualche ora dopo. Alleggeriti del denaro e gettati in un angolo buio verso il muro che separa l’impianto sportivo dall’istituto Veneto Agricoltura.
Nessuna traccia invece degli smartphone: “Abbiamo provato a chiamare ma risultavano già spenti- continua Davò- Alle ‘mie ragazze’ non è rimasto altro, nel più totale sconforto, che dare ogni più dato possibile per rintracciarli ai Carabinieri che ringrazio di cuore per la prontezza con cui sono intervenuti, oltre alla gentilezza che hanno dimostrato verso le mie giovanissime atlete”.

Calciatrici in erba, tra i 14 e 17 anni, che oggi si faranno accompagnare dai genitori negli uffici dell’Arma in via Lavarone per formalizzare la denuncia. In loro la speranza che i Carabinieri possano acciuffare il malvivente e trovare i telefonini. Al coach Davò resta invece in più una grossa delusione. “Ancora una volta un edificio pubblico, frequentato da giovani, in balia dei delinquenti-continua- E’ questa la sicurezza che troviamo a Thiene? Mi chiedo perché un assessore allo sport che si spende ad andare in giro a parchi, a controllare che non ci siano assembramenti, nei luoghi a lui deputati non garantisca la sicurezza ai giovani che vogliono fare attività sportiva”.

Come sia andata la faccenda la chiariranno i Carabinieri. Fatto sta che, secondo quanto racconta Davò, al palazzetto del Ceccato ci sarebbe il ‘via libera’ ad entrare ed uscire per chiunque e senza controllo: “Non ci sono telecamere, se non un servizio di videosorveglianza esterno verso il parcheggio e non verso l’impianto sportivo-continua-La porta di accesso viene aperta da un custode incaricato che passa più tardi a chiudere quando le attività sportive sono cessate. Oltre alla mia squadra si allenano anche altre, tra le quali quella dell’hockey. Si parla tanto di telecamere, ma perché non sono puntante verso quei luoghi frequentati dai nostri giovani, che sono inoltre anche un bene comune a tutti: dov’è l’istituzione in tal senso?”.

In più mancherebbe una chiave. Quello dello spogliatoio usato dalle atlete di Davò. “Non possiamo chiudere perché semplicemente manca questa chiave-spiega il presidente del Real Thiene calcio a 5-Per questioni legate all’emergenza Covid a noi sono stati assegnati gli spogliatoi dell’ala est del palazzetto che, oltre a quelli degli arbitri, sono sprovvisti di chiave- conclude-Quando siamo in campo è impossibile vedere chi fa la spola da fuori e dentro i corridoi. Sono lì per allenare le mie atlete e non per fare il guardiano. La prossima volta le devo far cambiare in campo? Lasciando borsoni e quant’altro nelle panchine?”.

Paola Viero

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