Dopo 15 anni è finita la sua fuga. Ricercato dal Portogallo, perché deve finire di scontare la sua pena per avere tentato di uccidere l’ex moglie, strangolandola a mani nude. Mariano Munaretto, thienese di 79 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri della Compagnia di Schio nella sua casa scledense.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti in via Dei Nani 57, su segnalazione della Direzione Centrale di Polizia Criminale,  Servizio Cooperazione Internazionale Di Polizia.  Anche stupefatto di vederseli di fronte, Munaretto probabilmente pensava di averla ormai fatta franca. In tutti questi anni aveva condotto una vita da pensionato, anche fatta di piccoli viaggi, dopo essere arrivando nell’alto vicentino.

I fatti
Mariano Munaretto, in una tarda serata del gennaio del 2001 aveva tentato di uccidere l’ex moglie, M.A.C. portoghese, con la quale aveva continuato a vivere nella stessa casa. Lei al piano terra e lui nell’attico. Una convivenza inasprita da tensioni tra i due, sfociata nell’aggressione che aveva visto finire la donna all’ospedale. Sul suo collo le tracce delle mani dell’uomo e sul suo corpo i segni di quel mattarello calato con violenza.

“Vai e racconta che sei caduta dalle scale”. Una scusa per nascondere la violenza, ma che ben presto è caduta. L’ex moglie, infatti, per cercare di calmarlo ed uscirne viva, aveva acconsentito a ‘coprirlo’. Arrivati i soccorsi ha chiesto aiuto, denunciandolo. Mariano Munaretto, alla fine del processo, era stato condannato a 4 anni di carcere, oltre ad un risarcimento nei confronti dell’ex.

Munaretto aveva vissuto gran parte della sua vita all’estero, con viaggi che lo avevano portato anche in Austrialia. Lì aveva conosciuto la donna che poi sarebbe diventata sua moglie e con la quale condivideva la passione di girare il mondo. Finché alla fine avevano deciso di stabilirsi in Portogallo. Una tappa che ha visto il deterioramento del rapporto di coppia.
Mariano Munaretto di starsene dietro le sbarre di una cella non ne voleva sapere. Dopo avere passato 2 anni e 7 mesi di carcere, e approfittando di un permesso premio, era scappato. Dal Portogallo era tornato in Italia, dove risultava ancora incensurato. Un viaggio fatto sfruttando dei documenti italiani che ancora aveva.

Il mandato di arresto europeo è stato emesso a febbraio di quest’anno e ieri le manette sono scattate ai  suoi polsi di Mariano Munaretto. Portato subito in carcere a Vicenza, a disposizione del Presidente della Corte D’appello Di Venezia, il quale in serata ne ha disposto la commutazione in obbligo di presentazione alla stazione dei carabinieri di Schio.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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